di Caterina Sorbara
Dopo ben tre anni di designazioni, anche da parte dei mass-media di tutto il mondo, quest’anno, finalmente, il Premio Nobel per la pace è stato conferito a Malala Yousafzai.
Premio che ha condiviso con Kailash Satyarthi, un uomo hindu che da tanti anni di batte a favore dei bambini- schiavi in India e del loro diritto alla studio.
Malala è un esempio globale di coraggio, perché ha coraggiosamente sfidato i talebani, rivendicando il diritto delle ragazze a frequentare la scuola.
Per questa sua “colpa” le hanno sparato alla testa.
Figlia di un maestro elementare aveva detto su un blog una frase bellissima:”Se alla nuove generazioni non verranno date le penne, i terroristi daranno le pistole”.
Malala è il simbolo di tutte le donne che hanno avuto e hanno coraggio.
Da quando è stata vittima dell’attentato, vive e studia in Gran Bretagna.
Per lei i membri del Comitato norvegese hanno indicato che << nonostante la sua giovane età combatte già da anni per il diritto delle bambine all’istruzione, ed ha mostrato anche che bambini e giovani possono contribuire a migliorare la loro stessa situazione. E lo hafatto con una lotta eroica in un contesto di grande pericolo>>.
Unanime è stato il consenso a livello internazionale, dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon al Vaticano, dall’Unione Europea al Ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini.
Malala è la prima pachistana a ricevere il Premio e, in una conferenza stampa, tenuta a Birmingham ha dichiarato di essere molto orgogliosa, aggiungendo che per lei questo premio rappresenta un punto di partenza di una più forte battaglia per i diritti dei bambini allo studio.
Sarebbe bello, adesso, che ogni anno in tutte le città del mondo si celebrasse un “Malala day” , per sensibilizzare tutti all’amore verso i libri e lo studio, perché purtroppo non solo in India e in Pakistan, ma anche in molte altre parti del mondo, molti bambini non studiano e tanti soni gli adolescenti che abbandonano la scuola e non leggono mai un libro.
Negli States, due adolescenti, Olivia Curl e Lena Sharef, hanno lanciato la campagna”Girlwithabook”.
L’obiettivo è diffondere fotografie di giovani lettrici che si oppongono all’oscurantismo del Pakistan e sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale.
L’iniziativa sta riscuotendo molto successo, ha coinvolto, per esempio lo scrittore Paulo Coelho e lo stesso segretario generale dell’ONU, si è fatto fotografare mentre legge con la nipotina.
A Reggio Calabria l’Istituto Panella-Vallauri ha lanciato un concorso ispirato alla figura e all’impegno di Malala e , il giorno della premiazione sarà il 10 dicembre, giornata internazionale dei Diritti Umani sancita dalle Nazioni Unite.