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Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, al Musmi

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CATANZARO – La celebrazione dei novant’anni della
Federazione provinciale di Catanzaro dell’Istituto del Nastro azzurro
fra Combattenti decorati al Valor militare, questa mattina nella Sala
Conferenze “Giuditta Levato” del Museo Storico Militare nel Parco della
Biodiversità, si è configurata come “occasione importante per dare
ancora una volta rilievo nazionale al Musmi, diventato un centro
propulsore di ricerca, innovazione e cultura. La struttura
dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, anche grazie alla
preziosa collaborazione delle associazioni ed in particolare di
‘Calabria in Armi’ e la stessa Federazione dell’Istituto del Nastro
azzurro, ci ha consentito in questi anni di difficoltà economica di
salvaguardare il Museo e le sue funzioni didattiche e culturali,
favorendo un potenziamento dell’offerta culturale e formativa che fa
del Musmi uno dei musei storici militari più importanti d’Italia”. E’
quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo
Bruno, che ha partecipato all’iniziativa organizzata per celebrare i
novant’anni della costituzione della Federazione Provinciale di
Catanzaro, alla presenza del presidente nazionale dell’Istituto del
Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Generale
Carlo Maria Magnani. Tra i presenti il generale di brigata Vincenzo
Paticchio comandante della Legione Carabinieri Calabria, il comandante
provinciale dei Carabinieri di Catanzaro colonnello Marco Pecci, il
direttore del Musmi e del Parco della Biodiversità, Rosetta Alberto. Il
presidente Bruno ha rimarcato l’importanza della collaborazione con le
associazioni come “Calabria in Armi” che hanno lo scopo di studiare,
valorizzare e diffondere i fatti storici, “dando un contributo
fondamentale non solo a coltivare quanto a preservare la memoria di
pagine della vita del Paese che troppo spesso non vengono approfondite
nemmeno a scuola. Ricordare le brutture della guerra significa
mobilitarsi per diffondere la cultura della pace – ha detto ancora il
presidente della Provincia -. Il Museo Storico di Catanzaro si è
ritagliato un ruolo importante nell’attività di ricerca e conservazione
dei documenti storici, creando un rapporto sinergico con uno dei Musei
del settore più importanti d’Italia, quello di Trento. Andiamo
orgogliosi di quello che stiamo facendo assieme a chi da anni si adopera
con passione per portare avanti queste attività didattiche e culturali”.
Per il presidente della Federazione di Catanzaro, competente per le
province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, dottor Enzo Santoro, che
ha moderato i lavori, l’obiettivo della celebrazione è stato
principalmente quello di far conoscere, soprattutto alle giovani
generazioni, il contributo di sangue ed eroismo dei tanti calabresi, ed
in maniera particolare le 30 Medaglie d’Oro al Valor Militare di vari
periodi storici e di tutte le guerre combattute nel secolo scorso e più
precisamente: 4 alle bandiere di valorosi Reggimenti legati al
territorio e 26 individuali quasi tutte alla memoria (4 della Prima
Guerra Mondiale, 16 della Seconda Guerra Mondiale; 5 della Guerra
d’Etiopia ed 1 della Guerra di Spagna) e gli oltre 2500 decorati con
altre onorificenze al Valor Militare facenti parte della Federazione
stessa.
Nell’occasione è stato ricordato il Col. Paolo Ruggero Lauria, uno dei
fondatori dell’Istituto a livello nazionale nel 1923, che ha retto la
Federazione di Catanzaro per un cinquantennio, ragion per cui, per
onorare la sua figura, si è deciso che la Federazione affianchi il suo
nome a quello storico di “Azzurri dei Due Mari”.
La manifestazione, che ha avuto patrocinio della Provincia, del Comune
di Catanzaro e del Comando Militare Esercito “Calabria”, organizzata in
collaborazione con l’associazione Calabria in Armi, è iniziata con un
ricordo di Lauria, a cura del pronipote dottor Michele Giglio, cui è
seguito l’intervento del Generale Pasquale Martinello sul 48° reggimento
di fanteria Ferrara, decorato di due Medaglie d’Oro al Valor Militare e
fortemente legato al territorio calabrese. I lavori sono stati conclusi
dal Gen. Magnani la cui presenza, affiancato dal Segretario Generale
Luogotenente Caccia. Inaugurata, infine, al primo piano del museo una
mostra di documenti e cimeli che sarà visitabile fino al prossimo 20
maggio.