Il procuratore Bombardieri: “Romeo Sebastiano del Pd non c’entra nulla con la cosca Libri” L'esponente del partito democratico è indagato per corruzione. Ecco le carte integrali su Sebi Romeo
ROMEO Francesco, ROMEO Sebastiano (detto Seby), LAGANÀ Concetto (detto
Tino).
p.e.p. dagli artt. 110, 319, 321 c.p. perché, in concorso tra loro, Romeo
Francesco – pubblico ufficiale in quanto maresciallo della Guardia di Finanza in servizio
presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Reggio Calabria, aggregato alla Procura Generale presso la locale Corte di
Appello – per compiere un atto contrario ai doveri di ufficio, accettava la promessa di
Romeo Sebastiano di fornirgli utilità non dovute. Accordo concretizzatosi tramite la
l’attiva intermediazione di Laganà Concetto.
In particolare:
Romeo Francesco – per il tramite di Laganà Concetto, che si faceva latore della
proposta – sollecitava Romeo Sebastiano a perorare (sfruttando il suo ruolo di
membro del Consiglio Regionale della Calabria) l’assunzione di una persona
non identificata presso una locale impresa di trasporti ed autolinee; in cambio gli
prometteva di fornirgli informazioni, coperte dal segreto istruttorio, relative a
procedimenti pendenti presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria,
mettendosi a disposizione per far fronte ad ogni illecita esigenza di Romeo
Sebastiano, in relazione a procedimenti penali a suo carico o a carico di persone
a lui vicine:
–
Laganà Concetto indirizzava Romeo Francesco verso Romeo Sebastiano.
indicandolo come uomo politico interessato all’accordo ed in grado di assicurare
al primo l’utilità richiesta; comunicava a Romeo Sebastiano la proposta
formulata da Romeo Francesco; ne consigliava l’accettazione, raccogliendo il
consenso di Romeo Sebastiano; manteneva i contatti tra i predetti ed
organizzava incontri tra gli stessi, con modalità finalizzate a scongiurare il
rischio di intercettazioni telefoniche e ambientali; garantiva la concretizzazione
del pactum sceleris, assumendo l’incarico di ricevere da Romeo Francesco le
informazioni riservate e quindi di veicolarle a Romeo Sebastiano;
Romeo Sebastiano accettava la proposta proveniente da Romeo Francesco,
chiedendo a Laganà Concetto di organizzare un immediato abboccamento con il
finanziere, per concordare i dettagli dell’accordo e per darvi concreta attuazione
e a tal fine, in più occasioni, lo incontrava clandestinamente.
In Reggio Calabria, tra il 24 giugno ed il luglio 2015