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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 26 GENNAIO 2025

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Il procuratore Di Landro e la figlia Francesca chiedono 20 mln di euro di danni a Forgione

Il procuratore Di Landro e la figlia Francesca chiedono 20 mln di euro di danni a Forgione

| Il 05, Gen 2013

L’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, autore di un libro inchiesta sulla ‘ndrangheta, in un capitolo ricostruisce le parentele acquisite dei due magistrati

Il procuratore Di Landro e la figlia Francesca chiedono 20 mln di euro di danni a Forgione

L’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, autore di un libro inchiesta sulla ‘ndrangheta, in un capitolo ricostruisce le parentele acquisite dei due magistrati

 

 

REGGIO CALABRIA – Due magistrati di Reggio Calabria, il Procuratore generale Salvatore Di Landro e la figlia Francesca, giudice nella stessa citta’, hanno chiesto venti milioni di euro di danni per diffamazione a mezzo stampa a Francesco Forgione, giornalista, ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, autore di un libro inchiesta sulla ‘ndrangheta. Lo scrive il sito ‘Ossigeno per l’informazioné. Il libro inchiesta di Forgione, dal titolo “Porto franco. Politici, manager e spioni nella repubblica della ‘ndrangheta”, e’ stato pubblicato nel giugno del 2012 da Dalai Editore. Un paragrafo è dedicato a giudici e avvocati che sono imparentati con il Procuratore generale Di Landro e che lavorano nel Tribunale della città dello Stretto. “E’ chiaramente un’intimidazione – afferma Forgione – ma con me le intimidazioni non hanno effetto”. Di Landro e la figlia hanno presentato due distinte citazioni in giudizio facendo riferimento al capitolo del libro in cui l’autore ricostruisce le parentele acquisite dei due magistrati.