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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Il rinnovamento della politica…

Il rinnovamento della politica…

| Il 08, Ott 2012

Le proposte di Antonia Lanucara (Pd)

Il rinnovamento della politica…

Le proposte di Antonia Lanucara (Pd)

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

In questa Calabria che chiede vendetta per sprechi e arricchimenti indebiti che foraggiano le ataviche disuguaglianze vogliamo giustizia.

In questa fase la crisi della politica ha evidenziato quella istituzionale e burocratica ad ogni livello.

Si dovrà pensare ad idee semplici che partendo dalle onestà individuali sono in grado di apportare un rinnovamento sostanziale e che in quanto “onesti” sanno che per innovare il futuro occorre pagare un prezzo.

Le idee di rinnovamento e di contrasto a poteri “delinquenziali” chiedono all’elite della cultura che operano nei territori una disponibilità disinteressata in quanto apriranno un inevitabile scontro.

Mettere dunque a riposo i despoti, che si sono arricchiti sulle povere spalle di un popolo credulone che votandoli li ha legittimati, consentendo loro una pervasiva e continua frode oltre all’impunità.

Le idee com’è noto non hanno età in quanto sono destinate a prendere posto nel cuore e nel cervello delle persone viventi.

Infatti, in quei cervelli e nei loro cuori è ormai precipitata nella vergogna la classe dirigente calabrese.

Oggi un possibile rinnovamento deve essere capace di rilanciare politiche di solidarietà, di riequilibrio e una innovata giustizia sociale.

Serve, a mio parere, una grande moralità e coraggio alla politica che deve scendere in campo in Calabria, cosa assai complicata a fronte del dato che leggiamo sui media.

La massima istituzione regionale è attenzionata da più tempo dalla magistratura e dalla Corte dei Conti a fronte di un insufficiente contrasto dell’opposizione si sinistra.

Non penso che si debba delegare ancora alla magistratura quel compito primario che la Costituzione affida ai partiti.

È conigliesca quella difesa “noi non sapevamo” che evidenzia scarso impegno, immoralità e mancanza di rispetto per l’intelligenza dei comuni mortali.

Dunque, finiamola con i favori ai ricchi ed ai potenti e concentriamoci come sinistra sui bisogni della gente, riportando il sentimento al centro di questo agognato sogno di rinnovamento.

Il recente dato Istat sulle caratteristiche del mercato del lavoro calabrese che ha evidenziato il tasso più basso di attività femminile in Calabria (15 punti di differenza con il nord) rimarca che le due italie si allontanano sempre più.

Il sud ha bisogno delle sue teste pensanti che ci sono e vanno chiamate ad esprimere il meglio della Calabria.

Vanno chiamate al più presto le donne condannate alla subalternità perenne che sta cancellando le loro potenzialità (sono ancora risorse?) e le consegna alla solitudine.

Il PD calabrese deve metterle al primo punto della sua agenda e così il sindacato, tanto io spero.

Le donne calabresi sono state dimenticate dalla loro deputazione femminile e devono augurarsi, rifugiandosi nel passato, di trovare un maschio che le mantenga.

Questa realtà ci consegna la vita attuale e ci dice che la storia si ripete.

Il buon Gramsci a tal proposito sottolineava nei sui scritti che purtroppo la storia non ha alunni, diventiamo alunni, ritorniamo un po’ indietro e non pronunziamo solo frasi che producono poco senza organizzazioni, partiti e movimenti.

Negli anni settanta del secolo trascorso il femminismo, solo rivoluzione non cruenta, ci ha insegnato ad essere protagoniste e ricordiamo oggi con forza che la nostra quotidianità di donne calabresi ci appartiene e che vogliamo riprendercela sul terreno profondo del rinnovamento in tutti i campi.

Intendiamo, dunque, riprendercela chiedendo diritti interi che non sono solo le quote rosa.

L’uguaglianza diventa reale quando prescinde dai generi valorizzandoli entrambi.

Va da sé che “tra i diritti interi” la priorità va a quello del lavoro sapendo che la ‘ndrangheta è nemica delle donne e della loro cultura.

Dobbiamo saperlo dire con forza e coerenza che per modificare la nostra vita siamo disponibili a pagare il prezzo per la libertà.

Insieme ce la possiamo fare.

ANTONIA LANUCARA, PARTITO DEMOCRATICO – REGIONE CALABRIA

GIA’ PRESIDENTE COMMISSIONE REGIONALE PARI OPPORTUNITA’ DELLA CALABRIA