Il sacro fuoco dell’ospitalità nell’Erasmus del “Guerrisi” Cittanova, l’istituto cittadino, sotto lo sguardo attento della dirigente scolastica Clelia Bruzzì, ha ospitato per sei giorni, lo scorso maggio, una delegazione di quarantaquattro persone
Si è conclusa con un abbraccio collettivo l’esperienza Erasmus del Liceo Scientifico “M. Guerrisi” di Cittanova. L’istituto cittadino, sotto lo sguardo attento della dirigente scolastica Clelia Bruzzì, ha ospitato per sei giorni, lo scorso maggio, una delegazione di quarantaquattro persone, tra studenti e docenti, provenienti da Romania, Turchia, Macedonia del Nord, Croazia e Slovacchia. Ispirato da parole come interculturalità, qualità, inclusione sociale, sostenibilità ambientale, “sport” – da intendersi anche come corretto di stile di vita e sana alimentazione -, il programma di mobilità Erasmus “The Challange to healthy life”, ha offerto un’occasione di scambio in nome di un agire democratico e di una consapevolezza maggiore sui temi della cittadinanza. Gli abitanti di Cittanova e dei paesi limitrofi hanno aperto le porte delle loro case a trenta studenti, praticando un’ospitalità diffusa che appartiene alla tradizione culturale di questi luoghi. «C’è stato un notevole sforzo da parte di tutto il team», racconta il prof. Sergio Zappone, che ha visto in prima linea i docenti Arianna Sturniolo, Rosario Mandaglio, Carmen Manno, Giovanna D’Agostino, Eleonora Pensabene, Gessica Zecca, Caterina Rigoli, Concetta Giovinazzo. Per realizzare ciò che era previsto per questa mobilità, ovvero puntare sull’attività fisica con la mountain bike e le sane abitudini alimentari con la dieta mediterranea, «abbiamo dovuto chiedere ai nostri studenti la disponibilità di circa cinquanta mountain bike», dice il prof. Zappone. In un primo momento, «abbiamo riscontrato una sorta di perplessità ad accogliere per la paura del Covid. Ma, alla fine, siamo riusciti a sistemare trenta, tra ragazze e ragazzi, nelle famiglie della zona». Con un programma fitto, articolato in sfide e workshop tenuti dalla facoltà di Scienze motorie dell’Università di Messina, esperti della Federazione ciclistica regionale e dell’ Associazione ciclistica “Bicittanova” e ancora esperti nutrizionisti coinvolti nel gemellaggio con l’Istituto comprensivo di Gioiosa Ionica, diretto dalla dirigente Marilena Cherubino, il progetto ha favorito una serie di collaborazioni e reti da consolidare in futuro. Ma ciò che più colpisce, è proprio l’accoglienza riservata ai ragazzi, «trattati come figli e fratelli, in linea con lo spirito della cultura greca», considerando anche l’importanza del tessere relazioni con i colleghi dei vari Paesi, «che abbiamo accompagnato nella visita dei luoghi più suggestivi del territorio, e anche di quelli più nascosti». Nella dimensione globale, la circolazione delle persone porta con sé una circolazione di valori e di modelli di comportamento, che favorisce la lenta creazione di riferimenti comuni: l’esperienza Erasmus è proprio questo, apertura e conoscenza. Interviene la prof.ssa Arianna Sturniolo, referente Erasmus del Liceo: «La mobilità ha offerto ai nostri studenti e agli ospiti prospettive diverse e una maggiore apertura mentale. Gli studenti hanno instaurato nuove amicizie e hanno migliorato le abilità linguistiche,
favorendo lo sviluppo delle capacità di adattamento. Sono stati tanti i momenti felici di svago e divertimento tra le famiglie ospitanti, anche con uscite serali e cene dopo le attività svolte a scuola. Un’esperienza che ha lasciato grande entusiasmo e soddisfazione». L’ultimo giorno, dopo la consegna degli attestati da parte della dirigente Bruzzì e i ringraziamenti al sindaco Dott. Francesco Cosentino e alle famiglie, tutti i docenti del “Guerrisi” hanno provveduto a preparare qualcosa per l’allestimento del buffet di saluto, in una sorta di rituale collettivo che testimonia ancora la cura, il sacro fuoco dell’ospitalità.