Il Sambiase replica alla Nissa
redazione | Il 04, Apr 2012
Il team giallorosso rimanda al mittente le accuse dei siciliani
Il Sambiase replica alla Nissa
Il team giallorosso rimanda al mittente le accuse dei siciliani
Egregi signori, con stupore e indignazione, abbiamo letto lo scritto pubblicato sul sito della NISSA S.S.D. A.R.L. domenica 01 Aprile 2012 alle ore 18:23. Dopo appena pochi minuti dalla cocente e dolorosa sconfitta rimediata dalla stessa società al Guido D’Ippolito di Lamezia Terme. Una sconfitta che evidentemente i nisseni non hanno ancora mandato giù e così – probabilmente dal pullman con il quale sarebbero poi rientrati in Sicilia – hanno fatto appello ad altra risorsa (chiamiamola dialettica…) per conquistare un’effimera vittoria fuori dal rettangolo di gioco. Affidandosi – maldestramente! – ad un assunto palesemente falso. Tutti amiamo vincere. È inutile voler apparire moralisti, la sconfitta non fa piacere a nessuno. Capiamo allora il senso di frustrazione di chi oramai aveva assaporato il pareggio sul campo del Sambiase e se lo è visto soffiar via in pochi secondi, ma questo è il Giuoco del Calcio. Basta leggere Eduardo Galeano e capire che “Per quanto i tecnocrati lo programmino perfino nei minimi dettagli, per quanto i potenti lo manipolino, il calcio continua a voler essere l’arte dell’imprevisto”. E così accade che all’ottantacinquesimo Tony Lio tira fuori dal cilindro una magia e tutti i sogni ed i programmi nisseni in un attimo vanno in frantumi. Lo ribadiamo: questo è il Giuoco del Calcio. Chi non lo condivide e non ne accetta le regole si faccia da parte. E non getti fango tentando di screditare una tra le più apprezzate realtà del panorama calcistico interregionale. Esprimiamo così tutto il nostro disappunto e smentiamo in toto quanto pubblicato sul sito web della società nissena che in nessun modo rappresenta la veridicità dei fatti. Addirittura non scriveremo della violenta gomitata di cui è stato vittima un nostro tesserato, di un tentativo di aggressione dei nisseni nei confronti di un nostro collaboratore o di quello nei confronti di uno dei tanti uomini della Polizia di Stato presenti dentro e fuori gli spogliatoi del Guido D’Ipollito. No, non lo scriveremo. La veridicità dei fatti sarà ampiamente documentata dai filmati degli uomini del servizio d’ordine che, magistralmente diretti dall’Isp. Vitetti del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, hanno assicurato il regolare svolgimento del match. Ci limiteremo, invece, a ribadire la totale infondatezza dello scritto in questione, privo di ogni fondamento e corredato da circostanze non veritiere, lesivo della reputazione, della dignità e della onorabilità del nostro Club, e riservandoci ogni azione legale a tutela della propria immagine e della propria onorabilità nelle opportune sedi giudiziarie, diffidiamo, quindi, a pubblicare, in modi e forme adeguate, appropriate scuse e – perché no!?! – ad accettare con dignità la sconfitta perché il vero perdente è chi non riesce ad accettare la sconfitta e/o chi non vuole capire che ha perso.