Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 18 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Il segretario-questore Nucera domani a Verona con Berlusconi

Il segretario-questore Nucera domani a Verona con Berlusconi

| Il 25, Nov 2011

“Una intensa giornata di lavoro e di confronto che avrà il suo nucleo centrale sulla proposta di costruzione del partito dei moderati italiani nell’ottica del grande blocco popolare europeo che ha assicurato al Vecchio Continente pace, prosperità e crescita sociale negli ultimi sessant’anni”

Il segretario-questore Nucera domani a Verona con Berlusconi

“Una intensa giornata di lavoro e di confronto che avrà il suo nucleo centrale sulla proposta di costruzione del partito dei moderati italiani nell’ottica del grande blocco popolare europeo che ha assicurato al Vecchio Continente pace, prosperità e crescita sociale negli ultimi sessant’anni”

 

 

“Riallocare il paradigma valoriale del PdL dentro il dettato cristiano è fondamentale per riaccorpare i moderati cattolici d’Italia ed offrire loro uno strumento politico capace di pregnante rappresentanza sociale e civile”.

E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, che parteciperà domani, sabato 26 novembre a Verona  ad un convegno nazionale del PdL cui parteciperanno Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Mariastella Gelmini, Gianfranco Rotondi, Renato Brunetta, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello, Fabrizio Cicchitto, Giorgia Meloni, Mara Carfagna e Carlo Giovanardi.

“Una intensa giornata di lavoro e di confronto – dice Nucera – che avrà il suo nucleo centrale sulla proposta di costruzione del partito dei moderati italiani nell’ottica del grande blocco popolare europeo che ha assicurato al Vecchio Continente pace, prosperità e crescita sociale negli ultimi sessant’anni. Voglio anche, con un pizzico di orgoglio, sottolineare di essere l’unico consigliere regionale del Mezzogiorno chiamato ad interloquire, assieme a Pino Morandini, Mariastella Gelmini e Maurizio Lupi, con il sen. Luigi Compagna, proprio sul tema ‘dei valori cristiani come asse portante del PdL’, una scelta non solo di legittima soddisfazione personale, ma anche di chiamata alle responsabilità che viene dal partito a quanti, come me, sin dal primo momento hanno rappresentato coerentemente il filone culturale dei Popolari e Liberali nel PdL come bilanciamento delle pur comprensibili spinte laiciste. E’ chiaro – prosegue Gianni Nucera – che nessuno ha in mente di costruire un partito confessionale come la Democrazia cristiana degli anni ’50, ma non è neppure un caso che la costruzione del nuovo PdL parta da Verona, dal profondo laboratorio ‘doroteo’, da cui la Dc aveva tratto linfa vitale sul piano dei valori, come il lavoro, la famiglia ed il rispetto dell’Uomo. La fase politica caratterizzata dai governi Berlusconi – dice ancora Nucera – ha rivoluzionato l’Italia portando alla ribalta ceti  che dopo la fine della prima repubblica rischiavano di essere cancellati dallo scacchiere della rappresentatività sociale da una sinistra dominata culturalmente dagli ex comunisti, poco incline al dialogo e insufficiente nell’interpretare la crisi del Paese e indicarne le vie d’uscita. Pur in condizioni di difficiltà generalizzata dell’economia – afferma Gianni Nucera – il presidente Berlusconi ed il suo partito, tutti noi, si è riusciti a mantenere la barra dritta, limitando con coraggiosi provvedimenti la lacerazione sociale e la disoccupazione di massa. Tutto ciò è stato possibile perché nel PdL è convissuto un portato plurimo di valori, una composizione di idealità che ha sottratto l’Italia allo spettro della povertà di massa. Credo che – sottolinea Nucera – occorra dare atto a Silvio Berlusconi di avere dimostrato straordinario senso di responsabilità, nel momento in cui ha deciso di formalizzare le sue dimissioni pur senza essere stato sfiduciato in Parlamento. Egli, ancora una volta, ha dato l’esempio alto di uomo di Stato capace di anteporre la propria posizione, certificata – è  sempre utile ricordarlo – dal voto della maggioranza degli italiani, al bene comune in un Paese in cui l’istituto delle dimissioni è veramente merce rarissima. E’ con questo spirito – conclude Giovanni Nucera – che offrirò al convegno di Verona le mie riflessioni, convinto più che mai che il nuovo PdL debba essere ricostruito nell’ottica di un partito di centro di tipo europeo, così come emerge dalle esperienze di Spagna, Francia e Germania”.