Il sindaco di Monasterace ritira le dimissioni ma “con riserva”
redazione | Il 12, Apr 2012
Stamattina l’incontro con il segretario del Pd Pierluigi Bersani. In corso quello con la Commissione antimafia
Il sindaco di Monasterace ritira le dimissioni ma “con riserva”
Stamattina l’incontro con il segretario del Pd Pierluigi Bersani. In corso quello con la Commissione antimafia
(ANSA) – MONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – Ha deciso di ritirare le dimissioni, sia pure “con riserva” il sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, minacciata dalla ‘ndrangheta. Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino a conclusione della conferenza stampa che ha tenuto in Comune con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Il sindaco Lanzetta, al quale Bersani ha rivolto il suo ringraziamento per la decisione di ritirare le dimissioni, ha detto di avere compiuto questo passo “con riserva” dopo avere avuto un colloquio con il nuovo prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli. “Vorrei – ha detto il sindaco – tra tre mesi potessimo fare una verifica di tutto quello che è stato detto in questi dieci giorni da quando cioé ho espresso la mia intenzione di dimettermi. Non è un ricatto, ma un onesto atteggiamento di coerenza e fiducia che non dobbiamo perdere, soprattutto, da parte delle nuove generazioni”.
“Una noce nel sacco non fa rumore”, è invece la scritta stampata su una maglietta che Maria Carmela Lanzetta, ha mostrato nel corso della conferenza stampa. “La maglietta – ha detto il sindaco – mi è stata donata da una dipendente del mio Comune, che ne ha fatto stampare varie copie e le ha distribuite. Il senso della frase è che da soli non si va da nessuna parte e che i piccoli passi in avanti sulla strada della legalità si possono fare soltanto tutti insieme”. Alla conferenza stampa hanno partecipato numerosi amministratori comunali della Locride che proprio ieri hanno approvato un documento col quale hanno chiesto l’intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per risolvere il problema delle minacce che stanno subendo, avvertendo che se non riceveranno sostegni concreti si dimetteranno in massa. Alla conferenza stampa erano anche presenti alcuni sindaci donne della Calabria, tra cui Elisabetta Tripodi (Rosarno), Carolina Girasola (Isola Capo Rizzuto) e Marisa Romeo (Ferruzzano). Tutte si sono rivolte a Maria Carmela Lanzetta invitandola ad andare avanti nella sua attività di sindaco. “Vi ringrazio per il vostro sostegno – ha risposto Maria Carmela Lanzetta – ed è anche da questo e dal vostro coraggio che trovo la forza per andare avanti”.
BERSANI: NON LASCIAMOLA SOLA
“Non si possono lasciare soli gli amministratori locali che sono minacciati”, ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, parlando con i giornalisti prima di incontrare a Monasterace il sindaco Maria Carmela Lanzetta. “Sono amministratori che resistono per civismo. E Dio sa quanto il nostro Paese abbia bisogno di civismo”, ha aggiunto.”Sono qui a Monasterace per portare la solidarietà a Maria Lanzetta e a tutti gli amministratori, che non sono pochi, che sono sotto la minaccia della criminalità”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, oggi a Monasterace. “La loro resistenza – ha aggiunto – è anche legata al senso della dignità, della giustizia e dell’onestà. Sono convinto che una risposta dello Stato alle istanze dei sindaci di quest’area arriverà. Io sono qui anche per cercare di creare un collegamento con le loro istanze. Ho visto la denuncia dei sindaci e ne ho visto le motivazioni, che sono quelle della legalità, dello sviluppo e del lavoro. La legalità è strettamente legata al lavoro così come il civismo è legato al concetto di cittadinanza e dei servizi essenziali di cui la gente deve fruire. Capisco che sono momenti difficili, ma è proprio in questi momenti che bisogna dare un occhio a questo tipo di situazioni. La vicenda del sindaco Lanzetta e degli altri amministratori comunali minacciati dimostra che bisogna sfatare un luogo comune e cioé che tutta la politica è sporca. Non è così – ha continuato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani – il sindaco Lanzetta e gli altri amministratori minacciati rappresentano la punta di un iceberg di amministratori perbene che si mettono al servizio della comunità e che per questo devono essere sostenuti e aiutati. Bisogna dare loro sicurezza e legalità, ma anche la possibilità di garantire lavoro e servizi alla cittadinanza. Tutto il Paese, e anche il Pd, devono stare a fianco delle persone perbene come loro. Non c’é bisogno di eroi ma c’é soltanto la necessità che la criminalità vada contrastata fino in fondo. Useremo tutti i modi per darci tutti insieme una mano e comunque quello che noi possiamo fare è ben poca cosa rispetto a ciò che fanno loro. Spero di mettere queste prime norme sui contributi ai partiti su cui abbiamo trovato l’accordo in un decreto se ce ne danno la possibilità i presidenti delle Camere. Questo perché – ha aggiunto – bisogna farle partire immediatamente. Se il decreto non è possibile bisogna in ogni caso trovare la via più breve per approvare queste nuove norme attraverso una corsia preferenziale. Dopodiché da qui a quando, tra qualche mese, studieremo la nuova legge sui partiti ci sarà la possibilità di ragionare anche su altri meccanismi. Da parte nostra c’é un’assoluta disponibilità ad esaminare le varie proposte. Già sui giornali ne ho lette una quindicina. D’altra parte non è così facile dalla sera alla mattina cambiare un sistema e occorre ragionare. In ogni caso l’alternativa alla cattiva politica non può essere l’antipolitica ma solo la buona politica per quanto sia difficile da rimontare e da allestire. E questo bisogna che lo capiscano un po’ tutti”. Per quanto riguarda il lavoro, Bersani ha affermato che “bisogna stare nel solco del progetto di legge sulla riforma del lavoro e non ci sto a un allungamento dei tempi di approvazione e a manovre dilatorie che mi preoccuperebbero molto. In Parlamento si possono fare aggiustamenti ma senza stravolgere il progetto di legge. Siamo aperti alla discussione e ci confronteremo con le altre forze politiche. Diamoci da fare dunque – ha aggiunto Bersani – e mandiamo avanti rapidamente la pratica. Anche perché è ora che ci occupiamo di come dare lavoro perché con le nuove regole che sono allo studio, questo deve essere chiaro, non si risolve il problema dell’occupazione. Bisogna studiare quindi interventi per creare un po’ di lavoro in giro. Cominciare, per esempio, col fare muovere i Comuni, che possono mettere in moto meccanismi per creare nuovo lavoro. I Comuni non vanno considerati una malattia, ma un pezzo della possibile medicina per creare occupazione. Basti pensare che il 70% delle opere pubbliche in Italia le realizzano i Comuni e se blocchi quel canale si crea un problema. Vorrei che uno dei fili conduttori della prossima Festa nazionale del Pd a Reggio Emilia fosse quello delle minacce agli amministratori e della legalità”. Bersani ha poi espresso solidarietà, oltre che ai sindaci minacciati, a don Giacomo Panizza, il sacerdote che ha subito intimidazioni dalla ‘ndrangheta e rivolgendosi ai numerosi amministratori locali presenti ha concluso che “é importante non tanto essere sindaco, ma fare il sindaco facendosi interpreti degli interessi e dei bisogni della gente comune. Questa gente, che non vive solo di risposte, un buon sindaco deve saperla interpretare”.
CAMUSSO: LANZETTA NON DIMETTERTI, LA CGIL E’ CON TE
“Non dimetterti, la Cgil è e sarà con te”, aveva detto stamattina Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, a Catanzaro, dove sta partecipando ad un’iniziativa del sindacato sulla legalità e la trasparenza negli appalti pubblici, rivolgendosi a Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, dimessasi dopo ripetuti episodi di intimidazione. Camusso ha preso la parola fuori programma dopo che è stato letto un messaggio del sindaco Lanzetta che non è potuta intervenire all’iniziativa della Cgil per la concomitanza delle visite del segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, e della Commissione parlamentare antimafia. Nella lettera, Lanzetta, ha motivato la scelta di dimettersi da sindaco sostenendo che “senza lavoro e senza sicurezza non c’é democrazia” e auspicando che la sua decisione serva “a far prendere coscienza della gravità della situazione in Calabria”. “Vorrei ringraziare – ha sostenuto il segretario della Cgil parlando alla platea – tutti i sindaci che in questa Calabria resistono alle pressioni. Avremmo voluto avere con noi Maria Carmela Lanzetta ma siamo contenti delle visite importanti che riceverà oggi, con la presenza del segretario del Pd e della Commissione antimafia, perché rappresentano il segno dell’attenzione che serve a far comprendere questo genere di problematiche”.
CICALA: OGGI POLITICA ANDATA OLTRE PAROLE. BERSANI HA FATTO PROPRIE NOSTRE RICHIESTE
“Oggi la politica ha dimostrato di andare oltre le parole e le semplici attestazioni di solidarietà, ci ha espresso vicinanza accogliendo le nostre istanze”. Lo ha detto Giuseppe Cicala, delegato Anci alla Legalità, commentando l’intervento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alla conferenza stampa nel Comune di Monasterace con il sindaco Maria Carmela Lanzetta che oggi, seppure con riserva, ha ritirato le proprie dimissioni. Cicala ha spiegato che il segretario del Pd ha fatto proprio il documento elaborato da tutti i sindaci della locride nel quale chiedono al governo un impegno fattivo per sostenere i Comuni del sud minacciati dal una illegalità diffusa. Cicala ha precisato che Bersani si è impegnato a parlare con il presidente del Consiglio, Mario Monti, delle istanze dei sindaci la prossima settimana. “In un contesto debole come quello del Mezzogiorno – ha detto Cicala – oggi da Monasterace si è voluto gridare al governo l’urgenza di avere un aiuto concreto per contrastare il fenomeno dell’illegalità. Noi nel documento elaborato indichiamo quella che secondo noi è la strada migliore”. Il delegato dell’Anci ha specificato che oggi si è anche deciso di attivare una “verifica costante degli impegni assunti; questa verifica e monitoraggio dovrà essere svolta attraverso un filo diretto tra l’Anci nazionale e i Comuni della locride”.
AL VIA INCONTRO CON COMMISSIONE ANTIMAFIA
La Commissione parlamentare antimafia, presieduta dal vicepresidente Luigi De Sena, è giunta a Monasterace dove, da qualche minuto, sta ascoltando il sindaco, Maria Carmela Lanzetta, che ha subito due intimidazioni. Insieme al sindaco, la Commissione sta ricevendo anche il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Antonio Cilione. Maria Carmela Lanzetta stamattina, durante la conferenza stampa con il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha detto di avere deciso di ritirare, sia pure con riserva, le dimissioni che aveva annunciato dopo le due intimidazioni subite, l’attentato incendiario alla sua farmacia e i colpi di pistola contro la sua automobile. Dopo il sindaco Lanzetta e il presidente Cilione, la Commissione Antimafia ascolterà il nuovo prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, che si è insediato proprio oggi, e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
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