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TAURIANOVA (RC), SABATO 09 NOVEMBRE 2024

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Il sindaco di Reggio Calabria azzera la Giunta Pci: "Falcomatà ha fatto perdere due anni alla città"

Il sindaco di Reggio Calabria azzera la Giunta Pci: "Falcomatà ha fatto perdere due anni alla città"
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Gli assessori della giunta di Reggio Calabria presieduta da Giuseppe Falcomatà, hanno rimesso le deleghe in mano al sindaco. Con la decisione si rimescolano le carte in tavola tra sindaco e partiti di maggioranza. La decisione era già nell’aria. Fu il sindaco di Reggio Falcomatà ad annunciare la volontà di rimettere mani all’esecutivo. Questo al fine di dare slancio all’azione amministrativa del suo governo ritenuto poco incisivo in questi due anni. L’azzeramento ha creato non pochi malumori all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco, il quale ha comunque rassicurato che non tutti gli assessori saranno rimpiazzati.

PCI

Falcomatà azzera la Giunta dopo due anni di fallimenti. L’azzeramento della Giunta è la naturale conseguenza di due anni di fallimentare gestione amministrativa che ha prodotto solo disastri e delusione. La battaglia di opposizione del PCI comincia a dare i primi frutti.

Adesso però bisogna anche cancellare, azzerare e revocare  tutte le delibere e tutti gli atti sbagliati, illegittimi. arbitrari, miopi, iniqui e dannosi che in questi due anni hanno mandato a sbattere Falcomatà e la sua giunta e l’hanno reso uno dei sindaci più impopolari della storia cittadina..

Una vera svolta per Reggio si può realizzare solo se si fa piazza pulita del coacervo di interessi particolari e affaristici che si annidano nel sistema di potere comunale e che all’ombra della gestione Falcomatà si sono accresciuti, se si agisce per la legalità e la trasparenza in tutti i campi e in tutti settori con coerenza e con coraggio, se si supera la privatizzazione dei servizi comunali assolutamente sbagliata e inadeguata e si ritorna alla gestione pubblica più efficiente e meno costosa, se si rompe realmente con le logiche del passato e si dà priorità alle periferie degradate e abbandonate e si tutelano in primo luogo i ceti popolari colpiti dalla crisi e senza alcun tipo di protezione sociale, se  si difende  il patrimonio pubblico e si revocano tutte le vendite  ai privati.

Il Partito Comunista Italiano continuerà a svolgere la sua seria e ferma azione di opposizione politica e sociale ponendo al centro in primo luogo la necessità ripartire dalle periferie e dalle frazioni, dai bisogni popolari di servizi pubblici migliori e meno costosi, dalla centralità del diritto allo studio per tutti (mense, buoni libro, manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, servizi di assistenza, ecc.),  dalla tutela dei disabili, da politiche sociali ispirate a principi di giustizia e di equità sociale.

IL COORDINAMENTO CITTADINO DEL PCI