Il sindaco Occhiuto spieghi apertamente il no ai banchetti e gazebo su corso Mazzini E' quanto chiede il Meetup Amici di Beppe Grillo
Sono settimane, mesi oramai, che il Meetup Cosenza non riceve
autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico sul corso principale della
città. Gli attivisti “Amici di Beppe Grillo” del capoluogo bruzio hanno,
nei giorni passati, depositato al protocollo del Comune di Cosenza una nota
indirizzata al sindaco chiedendo le motivazioni di questo perpetrato
diniego. Prima di comunicare alla stampa la scelta del deposito di questa
richiesta ufficiale, i “grilli” hanno atteso infruttuosamente alcuni giorni
sperando che, il sindaco Mario Occhiuto, desse una risposta alle nostre
domande.
I dirigenti del Comune, citando una delibera, che non è dato conoscere,
hanno informato che sull’isola pedonale non è più possibile montare
gazebo di alcun genere. I “grillini” sottolineano, nella missiva
indirizzata al primo cittadino, l’importanza di poter utilizzare l’isola
pedonale come interfaccia con la cittadinanza, e ricordando che mai l’area,
già in passato utilizzata, è stata deturpata, danneggiata o anche solo
sporcata.
《Le chiediamo il perchè di questo diniego, che ci ha visti costretti ad
utilizzare altre piazze
della città. Davvero si tratta di “una questione estetica”, così come
riferitoci dai dirigenti comunali?
Quale danno “estetico” potrebbe causare un gazebo, che solo per poche ore
ogni settimana,
staziona, eventualmente, su piazza XI Settembre o in altro luogo dell’isola
pedonale? Di contro
come mai invece ci sarebbe un “permesso” solo per le associazioni di
volontariato? Come mai
queste ultime sarebbero autorizzate, seguendo la stessa logica, a causare
dei “danni estetici”?
Questa autorizzazione in deroga concessa alle associazioni di volontariato
sarebbe forse da
individuare nel loro “operare per fini sociali”? Premettendo il nostro
assoluto rispetto per le
iniziative sociali, crediamo però che ci si debba soffermare a riflettere
su un punto fondamentale: il nostro pacifico atto di sensibilizzazione non
ha forse fini sociali? La libertà di manifestare il proprio pensiero non è
forse un rispettabile atto sociale oltre che un diritto inalienabile di
tutti i cittadini? E quale significato ha il negare la possibilità di
montare un gazebo per fini “estetici”? Ciò vuol dire forse che, in un
prossimo futuro, Lei potrà arrivare a negare la fruizione dello spazio
dell’isola pedonale a chi non è, per esempio, vestito secondo i canoni da
Lei, o da qualcun altro, stabiliti? Se fosse questo il motivo potremmo
chiedere noi a Lei di fornirci (a noi e alle altre forze politiche che
volessero fare iniziative su Corso Mazzini) un gazebo “esteticamente”
adeguato. Ci sembra che
davvero ci si stia incamminando in una direzione non condivisibile》.
Chissà se a questo punto il primo cittadino troverà il tempo di dare una
spiegazione plausibile al perché il Meetup Cosenza non può più esser visto
nel centro della città. Per caso i “Grilli” cosentini hanno troppa
visibilità agli occhi dei cittadini? lo chiediamo accoratamente a chi
dovrebbe governare la Res pubblica bruzia.
LETTERA AL SINDACO
Gentile Sig. Sindaco,
come Lei sa bene e avrà avuto modo di vedere in più occasioni, il Meetup Amici di Beppe
Grillo – Movimento 5 Stelle di Cosenza utilizza spesso le piazze e l’area pedonale della città per
incontrare i cittadini. Il Movimento è nato così, tra la gente. Spesso vengono effettuate delle
raccolte di firme, per i più svariati motivi. Che sono però sempre legati a battaglie realizzate per il
miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, per sensibilizzarli su problematiche di ampio
respiro e su tematiche sociali. Il nostro gazebo è sempre stato presente, in piazza, quando c’era da
condividere un problema o battersi a favore della popolazione. E proprio per questo oggi Le
scriviamo. Come saprà, da diverse settimane siamo impegnati nella raccolta di firme per la richiesta
di un referendum che possa far scegliere direttamente ai cittadini se vale ancora la pena di restare
nell’Euro. Non vogliamo coercere, con questo, nessuno: la nostra è un’azione di liberazione delle
menti e di informazione su un tema di cui si parla solo a senso unico. E’ un’iniziativa culturale oltre
che politica e crediamo fermamente che interessi tutti i cittadini a prescindere dall’orientamento
politico di ognuno. E ammetterà che, su molti temi, ci siamo trovati, con Lei, anche spesso
d’accordo.
Purtroppo dobbiamo registrare che ci è stato, di fatto, impedito di poter effettuare la nostra
tranquilla raccolta di firme sull’isola pedonale. I suoi dirigenti, citando una Sua delibera, che non
conosciamo, ci hanno informato che sull’isola pedonale non è più possibile montare il nostro
gazebo. Che occupa solo pochi metri quadri. Sottolineando, per noi, l’importanza di poter utilizzare
l’isola pedonale come interfaccia con la cittadinanza, e ricordando che mai l’area, già in passato
utilizzata, è stata deturpata, danneggiata o anche solo sporcata (ciò sarebbe in grave contrasto con i
nostri principi),
Le chiediamo il perchè di questo diniego, che ci ha visti costretti ad utilizzare altre piazze
della città. Davvero si tratta di “una questione estetica”, così come riferitoci dai dirigenti comunali?
Quale danno “estetico” potrebbe causare un gazebo, che solo per poche ore ogni settimana,
staziona, eventualmente, su piazza XI Settembre o in altro luogo dell’isola pedonale? Di contro
come mai invece ci sarebbe un “permesso” solo per le associazioni di volontariato? Come mai
queste ultime sarebbero autorizzate, seguendo la stessa logica, a causare dei «danni estetici»?
Questa autorizzazione in deroga concessa alle associazioni di volontariato sarebbe forse da
individuare nel loro «operare per fini sociali»? Premettendo il nostro assoluto rispetto per le
iniziative sociali, crediamo però che ci si debba soffermare a riflettere su un punto fondamentale: il
nostro pacifico atto di sensibilizzazione non ha forse fini sociali? La libertà di manifestare il proprio
pensiero non è forse un rispettabile atto sociale oltre che un diritto inalienabile di tutti i cittadini? E
quale significato ha il negare la possibilità di montare un gazebo per fini “estetici”? Ciò vuol dire
forse che, in un prossimo futuro, Lei potrà arrivare a negare la fruizione dello spazio dell’isola
pedonale a chi non è, per esempio, vestito secondo i canoni da Lei, o da qualcun altro, stabiliti? Se
fosse questo il motivo potremmo chiedere noi a Lei di fornirci (a noi e alle altre forze politiche che
volessero fare iniziative su Corso Mazzini) un gazebo “esteticamente” adeguato. Ci sembra che
davvero ci si stia incamminando in una direzione non condivisibile.Le chiediamo, pertanto, di ritornare sui suoi passi e di concedere, a noi o a chicchessia lo
chieda, con le dovute motivazioni, l’utilizzo dello spazio dell’isola pedonale. In maniera disciplinata,
certo. E se ci fossero troppe richieste e non ci fosse lo spazio necessario per tutti, vuol dire che
questo sarà utilizzato a rotazione da movimenti, partiti o associazioni. Perchè non crediamo che la
libertà possa essere subordinata a canoni estetici, che sono del tutto opinabili e soggetti a gusti
personali.
In attesa di risposta, Le inviamo i nostri migliori saluti.
Meetup Amici di Beppe Grillo – Movimento 5 Stelle di Cosenza