Il sinistro pilone Emanuele Pecheux commenta la nomina di Andrea Lo Cicero ad assessore allo Sport di Roma
Salvo sorprese dell’ultim’ora il nuovo assessore allo sport di Roma dovrebbe essere il signor Andrea Lo Cicero, detto “Il barone”, da Catania.
Uno dei tanti carneadi che popola la composita galassia grillina, magari proveniente dalla assai formativa esperienza del GF?
No. Lo Cicero è stato uno dei più forti e apprezzati (anche all’estero) giocatori italiani di rugby, disciplina sportiva che peraltro, nonostante la notevole promozione degli ultimi anni, seguita ad essere di nicchia e soprattutto stenta a crescere nel ranking mondiale.
I giocatori italiani (non oriundi) che hanno avuto nel corso dell’ultimo ventennio una meritata fama internazionale, militando pure in campionati d’eccellenza come quello francese o britannico, si contano ancora sulle dita di una mano e tra essi, a buon diritto, si può inserire il pilone sinistro (chi ha praticato la palla ovale sa che cosa significhi giocare in quel ruolo) catanese.
Un esperto dunque? Sarà ma, per favore, non ci si venga a raccontare la storiella che sarebbe un neofita della politica.
Che non possa essere definito tale lo si desume dal suo cursus sportivo, essendosi egli formato, sportivamente e verosimilmente anche politicamente nell’Amatori Catania rugby, una società fondata e presieduta fino alla morte da Benito Paolone, uno tra gli esponenti più autorevoli (e votati) del neofascismo etneo (un tempo la città più nera d’Italia), che fu consigliere comunale, deputato regionale siciliano e nazionale del MSI poi AN.
Lo Cicero ha appreso l’arte del rugby e si è formato in un ambiente dove neofascismo. razzismo e machismo erano un tutt’uno e solo chi non conosce la storia e le prodezze di Paolone e dei suoi seguaci è autorizzato a cadere dal pero dopo aver letto e udito le affermazioni omofobe e razziste pronunciate dall’assessore capitolino in pectore.
Un’ ennesima, anche se piccola, significativa dimostrazione del background pseudo culturale e anche molto inquietante che caratterizza il personale politico della Casaleggio e Associati i cui impiegati a tempo determinato si apprestano a governare per conto terzi la capitale d’Italia nei prossimi cinque anni.
C’è da esserne certi: se la precaria capo ufficio del Campidoglio confermerà il pacchetto di mischia annunciato si potrà dunque avvalere del contributo fondamentale più che di un pilone sinistro di un “sinistro pilone”.