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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Il Tar Calabria “Boccia” l’ordinanza di Jole Santelli Un "vizio di eccesso di potere" ed è così che i tavolini dei bar e delle pizzerie restano dentro, in attesa di nuove disposizioni del Governo, quello centrale. In allegato il dispositivo del Tar Calabria

Il Tar Calabria “Boccia” l’ordinanza di Jole Santelli Un "vizio di eccesso di potere" ed è così che i tavolini dei bar e delle pizzerie restano dentro, in attesa di nuove disposizioni del Governo, quello centrale. In allegato il dispositivo del Tar Calabria
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E così fu che “Boccia l’ha impugnata” bene l’ordinanza di Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, tant’è che quella che doveva essere un motivo per far parlare la Calabria a livello nazionale (sic!), si è rivelato un flop istituzionale da parte della Regione Calabria.
Il Tar Calabria ha bocciato quell’ordinanza che all’indomani delle prescrizioni del Governo per il contenimento dell’emergenza Coronavirus, con un “colpo di teatro” Jole Santelli, illuminata chissà da chi, stavolta l’intercessione divina credo che ci azzecchi poco, aveva emanato un’ordinanza che “disubbidiva” alle prescrizioni del Dpcm.
I giudici amministrativi sono stati chiari nel dispositivo n. 457/2020, “In particolare, non emergerebbero condizioni peculiari che giustifichino, nel solo territorio della Regione Calabria, l’abbandono del principio di precauzione; non sarebbe stato adottato un valido metodo scientifico nella valutazione del rischio epidemiologico; si porrebbe a rischio la coerente gestione della crisi epidemiologica da parte del Governo”, i giudici sono tassativi e ammoniscono severamente la presa di posizione di Jole Santelli. Anzi scrivono pure che, “l’ordinanza sarebbe viziata da eccesso di potere, evidenziato dalla violazione del principio di leale collaborazione”.
Inoltre, “Il fatto che le ragioni di illegittimità dedotte da parte ricorrente siano inerenti anche ai confini delle attribuzioni assegnate ai diversi poteri dello Stato non è sufficiente ad attribuire alla controversia un tono costituzionale”.
Il Tar Calabria, continua nella sua tesi, ritenendo illegittima l’ordinanza della Regione Calabria, quando scrive, “emerge chiaramente l’illegittimità dell’ordinanza del Presidente della Regione Calabria denunciata con il primo motivo di ricorso.
Spetta infatti al Presidente del Consiglio dei Ministri individuare le misure necessarie a contrastare la diffusione del virus COVID-19, mentre alle Regioni è dato intervenire solo nei limiti delineati dall’art. 3, comma 1 d.l. n. 19 del 2020, che però nel caso di specie è indiscusso che non risultino integrati”. E che, “Non a caso, le restrizioni dovute alla necessità di contenere l’epidemia sono state adottate, e vengono in questa seconda fase rimosse, gradualmente, in modo che si possa misurare, di volta in volta, la curvatura assunta dall’epidemia in conseguenza delle variazioni nella misura delle interazioni sociali”.
Nei fatti il Tar dice nei fatti che quella che Jole Santelli aveva definito nel suo muro contro muro, “una vittoria perché si è parlato di Calabria”, i giudici la definiscono “conflitto di attribuzione dei poteri” o peggio, “un vizio di eccesso di potere”. E allo stesso tempo chiarisce il Tar “ritiene che non ci siano gli estremi per sospendere il giudizio e sollevare d’innanzi alla Corte costituzionale questione di legittimità del decreto legge il cui contenuto è stato illustrato”.
Dal canto suo il ministro Boccia appena saputo della bocciatura ha dichiarato che, “Le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi. La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19. Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo”.
E così fu che i tavolini dei bar e delle pizzerie vanno nuovamente riposti dentro e da utilzzare secondo le future prescrizione governative.
Boccia “l’ha impugnata” e mi sa che pure bene, ha prevalso non solo il Diritto, ma soprattutto il buon senso e il rispetto sacrosanto della Costituzione nonché delle istituzioni centrali.
Ma la Santelli imperterrita ancora afferma che quella del Governo sarebbe “una vittoria di Pirro”, sarà, ma intanto la figuraccia non l’ha fatta Pirro, ma la Calabria.