Il Veneto “organizza” la chirurgia calabrese Nota di Saverio Gioffrè, commissario Italia del Meridione per la città metropolitana di Reggio Calabria
Riceviamo e pubblichiamo:
Qualche giorno fa è stato sottoscritto dal Ministero della Salute, uno specifico Accordo di Programma, per collaborare alla riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura del sistema sanitario della Regione Calabria, in piano di rientro. L’Accordo è stato approvato dalla Giunta veneta nella sua ultima seduta di martedì 5 novembre.
A sottoscriverlo il Ministero della Salute, la Regione Veneto e l’Azienda Ospedaliera di Padova, che sarà il soggetto attuatore e riceverà “esclusivamente “un rimborso spese documentate fino a un massimo di 200 mila euro. Il lavoro che inizierà subito avrà una durata di 18 mesi, prorogabili di altri 6. In sostanza nei prossimi 18/24 mesi la AO di Padova farà le pulci alla chirurgia Calabrese e detterà il nuovo indirizzo. Tutto ciò, ovviamente, in barba alla nostra regione che non è stata nemmeno interpellata. Senza voler entrare, per il momento, nel merito dell’accordo, di cui non conosco i dettagli, con la presente nota, voglio stigmatizzare il metodo attraverso il quale tale accordo è stato raggiunto; in effetti, tre enti del tutto estranei al territorio calabrese, si sono seduti intorno ad un tavolo e hanno concluso un patto che andrà ad incidere direttamente sulla nostra vita. È come se, qualcuno, improvvisamente e senza permesso si introducesse a casa nostra e iniziasse a dettare le nuove regole della conduzione domestica; penso ci arrabbieremmo tutti un bel po! Fuor di metafora e con tutto il rispetto, penso che sarebbe stato giusto discutere di ciò, insieme ai legittimi rappresentanti del popolo calabrese. Invece, con un atto di una tracotanza intollerabile, si è fatto tale accordo inaudita altera parte. Infatti, se anche vi avesse partecipato, cosa che non è dato sapere, il commissario Cotticelli, questi è un rappresentante del governo e non dei calabresi. Inoltre, quanto accaduto dimostra ancora una volta, ove c’è ne fosse bisogno, la trasversalità bipartisan delle scelte di politica nazionale rispetto alla nostra regione. In effetti ci troviamo di fronte ad un accordo concluso tra un Ministero a guida ( Roberto Speranza) Leu, il presidente della regione Veneto il leghista Luca Zaia e la sua AO di Padova. Il comportamento tenuto in questa vicenda è, del resto, in linea ed in perfetta armonia con le scelte della politica nazionale rispetto alla sanità calabrese; sanità, soggetta da quasi un decennio ad un commissariamento che, introdotto da una parte politica è stato perpetuato è mantenuto dall’altra parte, anche allor quando alla guida della regione è giunto un proprio uomo, anzi direi, in questa ultima fase, con maggior accanimento. A voler pensare male, ci sarebbe da sospettare che i 320 mln che ogni anno paghiamo alle tre Ricche sorelle del nord, in prestazioni sanitarie fornite a nostri corregionali, siano privi di colore politico. D’altronde, come enunciava un vecchio adagio,pecunia “ non olet.
Saverio Gioffrè
Commissario Italia del Meridione per la Città’ Metropolitana di Reggio Calabria