Il viceministro Enrico Morando a Lamezia a sostegno di Sonni “Il progetto di Lamezia del candidato Sonni sarà inserito con coerenza nel contesto regionale e nazionale”
LAMEZIA TERME- “Noi non chiediamo nulla al Governo. Noi facciamo le nostre proposte, per metterci al servizio dell’area centrale della Calabria e dell’intera regione”. Così Tommaso Sonni ha risposto ai giornalisti che gli domandavano quali richieste avrebbe fatto al viceministro dell’Economia, Enrico Morando, in occasione della sua visita di ieri a Lamezia. “Possiamo fare da propulsore per far crescere tutto il Sud – ha proseguito Sonni – Il Governo può scommettere sul nostro territorio. Non è presunzione ma è consapevolezza delle reali e preziose risorse che abbiamo che possono essere valorizzate al meglio nonostante tutte le difficoltà che presenta il nostro territorio, come la presenza della criminalità organizzata e una radicata politica del campanile che ha frantumato e reso vano ogni singolo intervento. Noi siamo in campo non per questioni di appartenenza ma per testimoniare ciò che di buono e di bello abbiamo”.
Il viceministro Morando è stato accompagnato dal candidato a sindaco del centrosinistra nell’area industriale ex Sir di Lamezia e ha visitato diverse aziende che insistono su quel territorio: “Ho visto realtà imprenditoriali che si stanno muovendo – ha constatato – Ho colto un sistema delle aspettative orientato sul positivo. Non sono stato sommerso da lamentele come spesso accade al Sud e questo credo sia promettente”. Il numero due di via XX Settembre ha riconosciuto il valore che l’intera area può avere per tutto il territorio regionale: “È un’area con grandi potenzialità ma servono investimenti esterni. Per attrarli bisogna mettere in atto interventi infrastrutturali materiali e immateriali, per esempio la banda larga e la riconsiderazione dell’autostrada e della ferrovia. Insomma, qui c’è molto da fare. L’unica cosa che non manca in questo mondo è il denaro. Le banche, per affrontare la crisi, hanno inondato di liquidità il mercato globale, quindi il denaro ora costa poco e ce n’è molto che gira per il mondo in cerca di luoghi ideali in cui fermarsi. Serve essere attrattivi. In quest’area si può fare perché naturalmente è più vocata di altre zone”.
Ma, secondo Morando, serve prima di tutto rimuovere il vincolo paesaggistico che insiste su quel territorio: “Mi sfugge sinceramente la ratio di un vincolo simile in un’area industriale, perché è chiaro che ostacola le imprese. Cercherò di convincere il ministro Franceschini a venire qui per farlo rimuovere”.
Morando ha in seguito spiegato le misure che il Governo Renzi ha messo in campo per favorire l’occupazione: “Per il 2015 è già in atto un incentivo particolarmente robusto per favorire la stabilità dei lavoratori nelle imprese. La componente del costo del lavoro fisso è uscita definitivamente dalla base imponibile Irap di quest’anno e vale il 24% del monte salario”. Si tratta di un incentivo finanziato con i fondi strutturali dedicati alle aree dell’Obiettivo 1 (tra cui vi è la Calabria). Il viceministro dell’Economia ha evidenziato come sia il più alto incentivo in Europa per favorire l’occupazione: “Non c’è nessun altro intervento simile fatto da altri Stati membri”. Naturalmente, trattandosi di una operazione costosa, non può essere sostenibile finanziariamente nel medio-lungo periodo. Ciò significa che bisognerà intervenire nel 2016 con delle modifiche: “Ma se non sarà possibile mantenerlo anche per il 2016 – ha chiarito Morando – io mi spenderò affinché resti invariato almeno per le regioni del meridione d’Italia. Ne discuteremo nel Governo ma serve anche la spinta delle istituzioni delle aree interessate. A questo vorremo accompagnare un altro intervento per il lavoro femminile, con forme di incentivi dedicati”. Infine, Morando ha sposato l’idea di Tommaso Sonni su Lamezia e il suo comprensorio: “Il progetto di Lamezia del candidato Sonni sarà inserito con coerenza nel contesto regionale e nazionale e io sono qui per creare e garantire tale contesto”.