Illegittime sostituzioni di primari negli ospedali calabresi, interrogazione dei consiglieri regionali del Pd
redazione | Il 09, Gen 2014
Ecco il testo integrale dell’interrogazione a firma di Demetrio Naccari Carlizzi, Carlo Guccione, Pietro Giamborino e Mario Franchino al presidente del Consiglio regionale Franco Talarico
Illegittime sostituzioni di primari negli ospedali calabresi, interrogazione dei consiglieri regionali del Pd
Ecco il testo integrale dell’interrogazione a firma di Demetrio Naccari Carlizzi, Carlo Guccione, Pietro Giamborino e Mario Franchino al presidente del Consiglio regionale Franco Talarico
Interrogazione dei consiglieri regionali del Partito Democratico Demetrio Naccari
Carlizzi, Carlo Guccione, Pietro Giamborino e Mario Franchino al presidente del consiglio
regionale, Franco Talarico su illegittime sostituzioni di primari negli ospedali
calabresi.
Al Presidente del Consiglio Regionale della Regione Calabria
Interrogazione a risposta scritta
Oggetto:
Premesso che:
in data 05 Ottobre 2011, il Consigliere Regionale Aiello presentava un’interrogazione
(la numero 174) a risposta scritta in ordine all’uso – abuso del comma 4 dell’art.18
del CCNL Dirigenza Medica del 08/06/2000 senza a tutt’oggi ricevere risposta.
Il CCNL della dirigenza medica prevede per la direzione di strutture complesse per
i soli casi di sostituzione per ferie o malattia, fruizione di un’aspettativa ovvero
cessazione del rapporto di lavoro la possibilità di incaricare altro dirigente della
struttura medesima. La sostituzione può durare sei mesi, prorogabili sino a dodici.
Nei casi in cui non si possa fare ricorso alla sostituzione il comma 8 del medesimo
articolo prevede l’affidamento di struttura temporaneamente priva di titolare ad
altro dirigente con corrispondente incarico.
Dottrina e giurisprudenza costante si sono sempre espresse contro ogni istituzionalizzazione
contra legem di attività svolte in regime di sostituzione lato sensu per l’evidente
contrasto con i principi costituzionali dell’obbligo del concorso per l’accesso agli
incarichi pubblici
Considerato
che l’inerzia del Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro e i direttori
generali delle aziende sanitarie hanno omesso di procedere alla mobilità infraregionale
del personale derivante dalla riconversione delle unità operative disattivate come
da piano di rientro ha comportato a tutt’oggi il mantenimento del blocco del turnover
per l’intero settore sanitario;
che la situazione venutasi a creare grava pesantemente in termini di organizzazione
del lavoro sugli operatori del servizio sanitario ed incide negativamente sulla garanzia
dei LEA
che la situazione di carenza delle posizioni di dirigente di struttura complessa
è alquanto sconcertante:
limitando l’analisi ai soli 3 ospedali Hub regionali si riscontra che per
– AO CZ “Pugliese Ciaccio” su 41 strutture complesse risultano assenti i direttori
di ben 10 strutture.
In particolare Pediatria, Pronto Soccorso, Neurologia, Radiologia, Servizio Trasfusionale,
Chirurgia Pediatrica, Patologia Neonatale, Cardiologia , Ematologia, Medicina Generale.
– AO RC “Bianchi Melacrino Morelli” su 42 UOC ben 22 risultano senza dirigente
– AO CS “Annunziata” su 39 UOC ben 20 risultano vacanti
Che gli incarichi di direzione in dette UOC vengono affidati senza alcun criterio
apparente attraverso un massiccio ricorso al comma 4 e un residuale corretto utilizzo
del comma 8 dell’art.18 del CCNL
Che tale ricorso è palesemente illegittimo se non illecito e comporta in ogni caso
una situazione organizzativa che incide negativamente sul servizio sanitario
Che talune UOC ai sensi del DPGR n.106 del 20/10 2011 addirittura non sono più tali
in quanto ridimensionate a strutture semplici dagli atti organizzativi commissariali
Che l’utilizzo improprio del comma 4 dell’art. 18 del CCNL consente all’incaricato,
per giurisprudenza costante, di agire in giudizio successivamente contro l’azienda
sanitaria per ottenere il trattamento economico primariale e il riconoscimento ai
fini pensionistici e che numerose sono le sentenze che vedono la condanna di aziende
sanitarie calabresi
Che la situazione delle aziende sanitarie è divenuta ormai drammatica vista l’assenza
di direttori di UOC persino negli HUB;
Che tale situazione è insostenibile per i pazienti oggetto di disservizi, perniciosa
non solo per i bilanci delle Aziende che si ritroveranno a far fronte ad ingenti
risarcimenti nei confronti degli incaricati ma anche per i medici su cui inesorabilmente
saranno scaricate responsabilità che invece appartengono alla totale assenza di una
organizzazione sanitaria adeguata e al passo coi tempi
Che la situazione nel corso del 2014 tenderà, a causa dell’inadempienza del commissario
ad acta, a peggiorare;
che all’utilizzo illegittimo e talvolta clientelare del comma 4 dell’art. 18 del
CCNL si somma in qualche caso addirittura un conferimento illecito di incarico per
una struttura costituita come complessa ex novo e addirittura il conferimento dell’incarico
di direttore di Dipartimento (Ospedale di CS incaricato quale direttore per il Dipartimento
di Emergenza ed Accettazione il dirigente medico direttore f.f.per l’UOC di Terapia
del Dolore ) contravvenendo ancora una volta alla normativa vigente
che nell’anno in corso si sommeranno gli effetti dei pensionamenti di numerosi direttori
UOC ancora in servizio.
Chiede di sapere
a) Perché il Commissario ad acta e il Dipartimento Tutela della Salute non hanno
provveduto ad inoltrare la relazione sulla mobilità infra-regionale del personale
derivante dall’attuazione del piano di rientro (DPGR n.18/2010) al fine di superare
il blocco del turnover, come richiesto dal tavolo Massicci
b) Se il commissario ad acta intende intervenire per far cessare l’irresponsabile
applicazione del comma 4 dell’art.18 del CCNL e della produzione di danno erariale
che ne consegue
c) Se il Commissario ad acta e il Dipartimento intendono segnalare alla Procura
Regionale della Corte dei Conti la situazione di danno già verificatosi con sentenze
a carico delle Aziende per gli incarichi conferiti con il comma 4 dell’art 18 del
CCNL, rimuovendo i direttori generali autori dei comportamenti descritti
d) Se il Commissario ad acta e il Dipartimento intendono fare chiarezza e fornire
la reale motivazione del perché un dirigente non avente requisiti venga incaricato
come direttore di UOC e addirittura come Direttore di Dipartimento con evidente doppia
violazione delle norme vigenti.
e) Per quanto tempo ancora Commissario ad acta e Dipartimento intendono mettere a
dura prova l’impegno del personale medico sanitario calabrese sulle cui spalle ricadono
le esigenze di cura e di tutela dei LEA omettendo le procedure di mobilità infraregionale
f) Quale sia la situazione degli incarichi conferiti ex articolo 18 negli ospedali.