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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 13 NOVEMBRE 2024

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“Illegittimi uffici stampa alla Regione Calabria” Lo afferma il senatore pentastellato, Nicola Morra

“Illegittimi uffici stampa alla Regione Calabria” Lo afferma il senatore pentastellato, Nicola Morra
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«La Corte di Appello di Palermo con ordinanza n 188/ 2015 ha trasmesso alla
Consulta la Legge della Regione Siciliana 6 luglio 1976, n. 79, art. 11,
comma 3, per violazione degli artt. 3 e 97 della Costituzione. Si tratta
della legge che ha consentito l’immissione in ruolo di giornalisti senza
concorso, poi licenziati da Crocetta. In Calabria c’è la stessa
illegittimità, ma nessuno interviene» – lo afferma il senatore
pentastellato Nicola Morra.

«Come è noto -prosegue Morra- sia il MEF, attraverso i suoi rilievi, che il
ministro Madia, che ha trasmesso le carte alla Procura presso la Corte dei
Conti di Catanzaro, hanno dichiarato che i sei professionisti che lavorano
oggi nelle sedi di Giunta e Consiglio sono senza titoli»

Il portavoce al Senato spiega: «La Corte palermitana scrive nell’ordinanza
che ”deve, quindi, ritenersi non manifestamente infondata la questione di
legittimita’ costituzionale della norma dell’art. 11, comma 3, L.R. Regione
Siciliana n. 79/1976 per contrasto con gli artt. 3 e 97, comma 3° Cost.,
per il fatto di aver previsto l’assunzione di personale alle dipendenze di
una pubblica amministrazione, prescindendo del tutto da qualsiasi procedura
concorsuale, neppure riservata, senza che sussista alcuna straordinaria
esigenza pubblica che possa porsi a sostegno della scelta del legislatore
regionale e sia stato garantito, attraverso la scelta delle migliori
professionalità, il buon andamento della pubblica amministrazione ed
introducendo una ingiustificata disparità di trattamento con la generalità
dei cittadini aspiranti a pubblici impieghi»

«Si tratta della conferma della bontà delle nostre tesi- continua Morra-
già validate dal ministro Madia circa l’irregolarità degli uffici stampa
della Giunta e del Consiglio regionale della Calabria, dove oltretutto non
vige nemmeno una legge specifica che consenta l’assunzione»

«Nonostante questi richiami normativi- continua Morra- Viscomi ed Irto
continuano a far finta di niente, convocando commissioni inutili al solo
scopo di perdere tempo e di procrastinare illegittimità clamorose»

«I contratti in essere sono nulli prosegue Morra- tanto che la Corte
definisce ”la nullità del rapporto, costituito in violazione della norma
imperativa contenuta nell’art. 97, comma 3° (“agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni si accede mediante concorso”) e la qualificazione
dell’attività prestata dai suddetti giornalisti come prestazione di fatto
ex art. 2126 Cod.Civ., con esclusione, quindi, dell’applicazione della
disciplina limitativa dei licenziamenti e della tutela reintegratoria
prevista dall’art. 18 L. n° 300/70, invocata, in via principale, dai
reclamanti.

La Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale
calabrese si stanno rendendo responsabili di veri e propri reati e di un
danno erariale per il quale saranno chiamati a rispondere personalmente»

«Né Viscomi, né Irto -prosegue ancora Morra- hanno inteso assumere una
posizione, assumendosi cosi la responsabilità di continuità del danno
erariale: domani si insedierà la commissione voluta dallo stesso
VicePresidente, per inviare nuovamente le controdeduzioni ai rilievi del
Ministero dell’Economia, ma siamo certi che si cercherà di insabbiare il
tutto, commettendo cosi un grave errore»

«I due uffici stampa – conclude la nota- sono palesemente illegittimi, cosi
come sono da annullare le assunzioni in scorrimento di graduatoria dei
dirigenti operate dalla giunta Scopelliti, perché in aperta violazione del
patto di stabilità e non farlo vuol dire aumentare il conto dei danni da
rifondere alla collettività»