Imbalzano, “Venuto meno il mito di Otello Profazio” Otello è stato un fine ricercatore culturale, appassionato come era delle nostre genuine tradizioni, che ha valorizzato nell'arco di più di mezzo secolo
Il decesso di OTELLO PROFAZIO è una di quelle notizie che un pellarese doc non avrebbe mai voluto apprendere. OTELLO è stato il folk calabrese da almeno 60 anni a questa parte, a cui generazioni di artisti contemporanei hanno attinto a piene mani. Egli tuttavia non era solo un impareggiabile interprete. OTELLO è stato un fine ricercatore culturale, appassionato come era delle nostre genuine tradizioni, che ha valorizzato nell’arco di più di mezzo secolo.OTELLO per milioni di calabresi nel mondo, fin dagli anni 50, è stato uno dei legami più solidi dei nostri emigrati in ogni angolo della Terra, dove lui da sempre teneva applauditi ed entusiastici concerti. Dall’Australia al Canada’, dagli Stai Uniti al Sud America, in ogni angolo di Europa, PROFAZIO portava le parole e le note tanto care ai nostri padri ed ai nostri nonni. Per me, è stato più che un amico. Una miriade di ricordi in questi decenni. A me piace ricordare quelli teneri e struggenti della nostra infanzia, legati alle sue musiche che egli cantava ed improvvisava spesso nella piazzetta della chiesa del Carmine. Spesso semplici “muttette” solo per gli intimi!
Addio Otello. Sono certo che hai già ripreso a suonare con la tua eterna chitarra in quella che è la terra dei Giusti!
E’ quanto afferma in una nota CANDELORO IMBALZANO, già Presidente della Commissione Bilancio , Attività Produttive e Fondi Europei del Consiglio Regionale della Calabria.