Importante donazione al Sistema Bibliotecario Vibonese La famiglia Colloca di San Pietro di Maida ha deciso di donare l’intera biblioteca di famiglia composta di diverse migliaia di volumi
Il Presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese dott. Giuseppe Navarra
comunica che con atto del notaio Fabiani la famiglia Colloca di San Pietro
di Maida ha deciso di donare al Sistema Bibliotecario Vibonese l’intera
biblioteca di famiglia composta di diverse migliaia di volumi.
La donazione è stata effettuata per onorare la memoria dell’unico figlio
Angelo (1972-2011), prematuramente scomparso, che nel corso della sua vita
aveva raccolto una vasta raccolta libraria su numerosi temi di attualità,
quali letteratura, saggistica, diritto e anche un notevole numero di volumi
antichi di grande pregio, comprese alcune edizioni cinquecentesche.
La famiglia Colloca ha deciso per la donazione al Sistema Bibliotecario,
revocando una precedente donazione alla Diocesi di Lamezia Terme,
ravvisando nell’ente culturale vibonese il contesto dove i libri avrebbero
avuto la migliore valorizzazione.
I signori Colloca hanno valutato l’ottima organizzazione della biblioteca
vibonese, il grande numero di cittadini che la frequentano, i servizi che
rende alla comunità non solo vibonese, e i numerosi eventi culturali che è
in grado di organizzare.
Il patrimonio bibliografico che la biblioteca del Sistema Bibliotecario
Vibonese rende disponibile alla comunità vibonese e calabrese ha superato
ormai i sessantamila titoli, diventando dal punto di vista della raccolta
libraria una delle maggiori biblioteche della Calabria. Lo è ancora di più
dal punto di vista del servizio, considerato che oltre l’80% dei prestiti
effettuati in regione provengono da questa biblioteca, la quale non rende
disponibili solo i tradizionali documenti cartacei, ma anche e-book e altri
documenti digitali, essa è, infatti, anche punto di riferimento per gli
istituti bibliotecari universitari che pur dispongono di buone biblioteche.
Dispiace infine dover evidenziare che a fronte della generosità dei
privati, si assiste in Calabria al più completo abbandono del settore
bibliotecario, causato, si dice, dalla mancanza di risorse degli enti
pubblici, fatto questo che corrisponde al vero, ma è evidente che al di la
dei pronunciamenti sull’importanza della cultura, la classe dirigente
calabrese nel suo insieme sempre di meno sembra disposta a investire
sull’innovazione e sulla crescita culturale reale dei cittadini.