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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Importavano hashish e cocaina dalla Spagna, 11 arresti in Lombardia

Importavano hashish e cocaina dalla Spagna, 11 arresti in Lombardia

| Il 17, Gen 2013

Tra gli indagati anche alcuni pregiudicati che avevano contatti con la ‘ndrangheta, con il clan dei Facchineri o con famiglie provenienti da Cirò Marina e radicate nel Varesotto

Importavano hashish e cocaina dalla Spagna, 11 arresti in Lombardia

Tra gli indagati anche alcuni pregiudicati che avevano contatti con la ‘ndrangheta, con il clan dei Facchineri o con famiglie provenienti da Cirò Marina e radicate nel Varesotto



BUSTO ARSIZIO (VARESE) – Importavano dalla Spagna partite di droga fino a 100 chilogrammi, per poi rivenderle nel Nord Italia. Per questo 11 uomini, organizzatori del traffico di sostanze stupefacenti, sono stati arrestati in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tra gli indagati anche alcuni pregiudicati con contatti con la ‘ndrangheta, con il clan dei Facchineri o con famiglie provenienti da Cirò Marina, in Calabria, e radicate nel Varesotto. Secondo quanto è emerso dalle indagini – coordinate dal procuratore di Busto Arsizio (Varese) Eugenio Fusco e dal pm Francesca Parola e condotte dalla polizia di Busto Arsizio e dalla Guardia di finanza di Verbania – le partite di hashish, marijuana e cocaina venivano trasportate in auto dalla Spagna fino in Toscana e in Lombardia, e poi rivendute sul territorio. Ai vertici dell’organizzazione un bulgaro, Kostov Ivanov, che si occupava di importare le partite di droga, e due italiani, Stefano Scatolino e l’imprenditore Massimo Chiappa, già arrestati nel corso delle indagini partite nel 2011, dai quali i pusher si rifornivano di sostanze stupefacenti. L’operazione ha portato al sequestro di circa 130 chilogrammi di hashish e marijuana. Coinvolto nelle indagini anche un carabiniere in servizio a Monza che – secondo gli investigatori – in cambio di denaro, forniva a uno degli arrestati informazioni riservate per ricattare alcuni pregiudicati vantando contatti con le forze dell’ordine. Il militare, finito in manette nei mesi scorsi, ha già patteggiato la pena.