Imprese e istituzioni a confronto sui nuovi strumenti finanziari
redazione | Il 21, Set 2013
Confindustria Reggio Calabria ha ospitato un importante workshop sul sistema di aiuti per il tessuto produttivo locale previsto nel quadro della programmazione nazionale e regionale
Imprese e istituzioni a confronto sui nuovi strumenti finanziari
Confindustria Reggio Calabria ha ospitato un importante workshop sul sistema di aiuti per il tessuto produttivo locale previsto nel quadro della programmazione nazionale e regionale
L’incontro promosso dall’ANCE di Reggio Calabria, dal dipartimento regionale per le Attività produttive e dal senatore Antonio Caridi, si è configurato come un utile momento di confronto tecnico-politico tra mondo associativo, imprese, operatori e istituzioni, sulle strategie e i finanziamenti finalizzati allo sviluppo economico nel quadro della programmazione nazionale e regionale.
Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, ha evidenziato quanto sia «indispensabile per le imprese mettere in campo quelle azioni utili a snellire il sistema burocratico e facilitare l’utilizzo dei finanziamenti, non solo comunitari. Le somme a disposizione dei nostri territori devono essere facilmente spendibili, i ritardi riscontrati fino a questo momento sono inaccettabili. La politica deve eliminare le criticità della macchina burocratica. Un esempio su tutti è lo stallo sul “decreto Reggio” che blocca lo sviluppo locale e frena l’occupazione».
Secondo Antonino Tropea, direttore dell’ANCE, «è necessario mettere in campo ogni azione per risolvere i problemi che interessano il nostro territorio. Abbiamo voluto questo workshop, coinvolgendo autorevoli interlocutori, proprio per analizzare la situazione e individuare con maggiore lucidità le vie da seguire».
«E’ esigenza diffusa – ha sottolineato Francesco Siclari, presidente ANCE Reggio Calabria – quella di fare chiarezza sul sistema dei finanziamenti. Una città come la nostra non può restare ferma. Ci batteremo affinché il sistema infrastrutturale e dei trasporti sia all’altezza di una realtà che da qualche anno tra l’altro, è anche Città Metropolitana. Il sistema universitario e il settore produttivo devono supportare la crescita e il rinnovamento globale del territorio. Tutto questo deve essere sostenuto da specifiche riforme che interessino in particolare l’accesso al credito, l’efficienza amministrativa e la certezza del diritto in un quadro globale di giustizia e legalità».
«I continui mutamenti del sistema economico-produttivo dei territori – ha dichiarato Felice Iracà, dirigente Settore 1 – Industria Commercio e Artigianato Dipartimento attività produttive della Regione Calabria – ci obbligano a rivedere continuamente i progetti e i piani precedentemente sviluppati. Stiamo cercando in questo momento di avvicinarci a programmi più flessibili per poter andare incontro alle imprese e alle loro esigenze. Per quanto riguarda i distretti produttivi – ha puntualizzato Iracà – a giorni saranno resi noti online gli esiti del bando».
Annalisa Clavari, responsabile promozione, finanza e impresa di Invitalia, ha esposto alla platea quali sono gli incentivi alle imprese dell’agenzia del Governo che ha come mission primaria quella di contribuire ad accrescere la competitività del Paese e in particolare del Mezzogiorno. «Autoimpiego, auto-imprenditorialità e rilancio delle aree in crisi i cardini fondamentali su cui si snoda il lavoro di Invitalia. Riflettori puntati su Smart&Start, un’opportunità nuova di aiuti dedicata alle startup innovative nate nel sud del Paese».
I numeri della crisi del settore sono stati analizzati dal direttore Affari economici e centro studi ANCE, Romain Bocognani. «Dal 2007 ad oggi – ha dichiarato – stiamo solo scendendo. La parabola negativa incide pesantemente sull’occupazione, le cifre parlano chiaro. Come chiaro è il dato che tra le misure che rivestono un ruolo importante per il rilancio del settore troviamo i fondi strutturali e i FAS da cui dipende direttamente la ripresa del settore. E’ fondamentale finanziare progetti immediatamente cantierabili».
«Da questa situazione di crisi – ha dichiarato invece l’assessore regionale alle Attività produttive, Demetrio Arena – verremo fuori soltanto se ognuno farà il suo dovere. Dobbiamo lavorare bene e insieme, cercando di strutturare al meglio le risorse europee. La politica – ha continuato – da sola non può risolvere i problemi. La cosa fondamentale è dare ossigeno alle imprese con la ristrutturazione del debito e la facilitazione dell’accesso al credito. Per quanto riguarda la città Metropolitana, ho paura che questo tema diventi oggetto di contrapposizione politica, mentre deve essere visto solo come opportunità di crescita per l’intero territorio».
Di progetti immediatamente cantierabili ha parlato Pasquale Filella, vicedirettore ASI Cosenza, il quale ha aggiunto che «il divario tra i finanziamenti comunitari ottenuti in passato e le opere realizzate è davvero desolante. Dobbiamo snellire l’intero iter procedurale. Come i criteri di valutazione che devono essere più veloci per poter investire subito e bene».
Nelle conclusioni Antonio Caridi, senatore e componente della decima commissione parlamentare (Industria, Commercio, Turismo), ha rimarcato l’importanza di «lavorare sinergicamente con coscienza e intelligenza. L’idea di creare un tavolo tecnico permanente fra soggetti convolti nel settore delle attività produttive è ottima poiché si potranno analizzare nel dettaglio tutte le fasi che compongono l’iter dei finanziamenti indirizzati alla nostra regione. Le ingenti risorse destinante alla Calabria devono trovare le imprese pronte con progetti già delineati e idee chiare. Noi amministratori dobbiamo dare risposte ai bisogni concreti. Abbiamo iniziato un percorso virtuoso e in futuro ci devono essere altre iniziative del genere per incrementare con passi ancora più importanti sinergie fra i vari attori coinvolti nella crescita del territorio».