Imu: tanti comuni d’Italia seguono il modello Polistena
redazione | Il 18, Apr 2012
Soddisfatto il sindaco Tripodi
di DANILO LORIA
Imu: tanti comuni d’Italia seguono il modello Polistena
Soddisfatto il sindaco Tripodi
di Danilo Loria
POLISTENA (RC) – Dopo la decisione assunta dall’amministrazione comunale polistenese di abbattere l’Imu sulla prima casa allo 0,2% “consentendo di fatto – come ha spiegato il sindaco Michele Tripodi – alla quasi totalità dei cittadini di non pagare una tassa ingiusta ed iniqua, si sono rivolti a noi tantissimi amministratori da tutta Italia, chiedendo copia della delibera ratificata dal consiglio comunale”. Il sito ufficiale del comune di Polistena è stato invaso da utenti registrando un incremento di accessi di oltre il mille per cento in un giorno, cosi come sui social network la notizia è stata condivisa propagandosi a macchia d’olio in tutta Italia, attirando le attenzioni di esperti, ragionieri comunali, sindaci di qualunque estrazione politica.
Soddisfatto Tripodi ha affermato che “il plauso al nostro operato è stato pressochè totale ed indistinto, anche se dobbiamo registrare amaramente che i gruppi della minoranza locale scioccamente si oppongono per partito preso ad ogni nostra iniziativa”. Di pochi giorni fa la polemica dell’opposizione di destra (Pdl) e sinistra (Pd e Sel) alla giunta Tripodi su una presunta speculazione sulla questione Imu con l’affissione pubblica di manifesti. “Abbiamo dimostrato – ha sottolineato il primo cittadino polistenese – con dati reali e conti alla mano, che non far pagare l’Imu sulla prima casa è possibile, senza creare squilibri finanziari al bilancio, certamente senza neppure guadagnarci”. Tripodi ha concluso dicendo di essere “fiero di poter dimostrare che la buona politica a favore dei cittadini ancora esiste e parte stavolta dal Mezzogiorno, per merito di un’amministrazione giovane, popolare, che guarda lontano e che appunto rimane schierata, non con i ricchi, nè tantomeno con banche e mercati, ma lo sarà sempre al servizio del popolo e dei più deboli”.
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