Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 19 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

In Gioco i Diritti. Il “Piria” di Rosarno apre il Festival dell’Infanzia e dell’Adoloscenza Dieci giorni intensi di incontri e attività che privilegiano il connubio perfetto tra sport e legalità

In Gioco i Diritti. Il “Piria” di Rosarno apre il Festival dell’Infanzia e dell’Adoloscenza Dieci giorni intensi di incontri e attività che privilegiano il connubio perfetto tra sport e legalità

| Il 19, Nov 2024

Dieci giorni intensi di incontri e attività che privilegiano il connubio perfetto tra sport e legalità: si apre così, il 18 novembre, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore, “Raffaele Piria” di Rosarno, il Rights Play Festival – In Gioco i Diritti, che ha visto un Auditorium gremito di studentesse e studenti attenti e appassionati, avidi di conoscere e scoprire nuovi modi di “fare scuola”. Il Festival, promosso dal comitato provinciale del CSI di Reggio Calabria unitamente all’Unicri, ufficio dell’Onu impegnato a contrastare crimini internazionali e ad evocare un mondi fatto di giustizia, rappresenta un’occasione di crescita e di formazione per gli studenti medmei indotti all'”awareness raising” di vivere e vedere la propria città con occhi altri e con senso di appartenenza sempre più spiccato.
L’evento fortemente voluto dal Dirigente Scolastico, professoressa Mariarosaria Russo, è stato introdotto dalla professoressa Eleonora Contartese, referente del progetto “Tra Scilla e Cariddi” e F.S. PTOF dell’Istituto, che ha voluto dare rilievo alla manifestazione con un focus specifico sulla consapevolezza che i giovani devono avere sulla legalità e libertà, in nome di quanto indicato dalla Costituzione Italiana. E’ seguito l’intervento di Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI, che ha invitato gli studenti a leggere in chiave innovativa la Convenzione dei Diritti, Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176 e depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991, affinché vengano garantiti i diritti di tutti poiché ognuno, fanciullo o adolescente, deve essere effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle ingiustizie e dalle opinioni professate.
Sono seguiti gli interventi degli studenti che hanno contribuito alla giornata con l’attività laboratoriale “Gli spazi che vogliamo”: le classi 4C, 5C e 5E del Liceo Scientifico – Indirizzo Sportivo, coordinato dal professore Roberto Bonarrigo, hanno individuato, su una mappa virtuale creata appositamente dal CSI, gli spazi all’aperto che vorrebbero vedere utilizzati in modo più appropriato, poiché hanno rilevato che molte aree di Rosarno dovrebbero essere riqualificate e vissute come centri di aggregazione sociale e culturale, ridando valore all’agorà. Inoltre gli alunni della classe prima B del Liceo Scientifico indirizzo Scienze Applicate, hanno riprodotto, in lingua inglese, parti della convenzione dei Diritti. La seconda parte della mattinata è stata dedicata ai mini-tornei nelle palestre del Piria, dove le squadre sportive hanno giocato a Pallavolo, arbitrate da Domenico Pasquale De Carlo e a Pallacanestro seguiti dall’arbitro Andrea Messina. I docenti del Dipartimento di Scienze Motorie e Discipline Sportive, con il coordinatore Lorenzo D’Ascola, hanno guidato le studentesse e gli studenti in tutte le attività in palestra, incluse le partite di tabletennis, molto amato anche dagli alunni più fragili. Una giornata intensa di emozioni e di successi per il Piria di Rosarno che apre il Festival in vista dell’approssimarsi della Giornata internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Lo sport – conclude la DS Mariarosaria Russo – è palestra sociale e culturale, di lealtà, amicizie salde, occasione per insegnare valori indispensabili come il fair play, il rispetto, la disciplina e la legalità e il valore della libertà dell’uomo e del cittadino, in una società che mira a far acquisire skill spendibili nel futuro di una società più sana, responsabile e resiliente. Il ruolo dello sport è importante per raggiungere anche gli Obiettivi di Agenda 2030, poiché il suo “sentire” universale accomuna popoli, culture e generi.