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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 GENNAIO 2025

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In Italia si mangiano ancora migliaia di gatti

In Italia si mangiano ancora migliaia di gatti

| Il 14, Ott 2013

Il grido d’allarme dell’Aidaa

In Italia si mangiano ancora migliaia di gatti

Il grido d’allarme dell’Aidaa

 

 

Roma – Non sappiamo esattamente quanti sono, ma sono
ancora migliaia in Italia i gatti che finiscono in padella (ultimo dato relativo
al 2011 si parla di circa 6.000 gatti mangiati in Italia) e non solo per
effetto della crisi. Purtroppo le segnalazioni che arrivano agli sportelli
online di tutela degli animali di AIDAA il fenomeno dei gatti uccisi e cucinati
è ben presente, anche se in maniera decisamente minore rispetto al passato. E non
si tratta di persone che uccidono il gatto del
vicino perché altrimenti muoiono di fame, ma di “una vera e propria abitudine
culinaria, che seppure vietata per legge, e punita addirittura con la
reclusione (uccidere un gatto è reato penale che rientra nell’articolo 544 del
codice penale che riguarda il maltrattamento e l’uccisione degli animali di
affezione) è ancora radicata in alcune zone specifiche dell’Italia del
centro-nord ed in particolare in Veneto con epicentro nelle zone di Vicenza e
Verona, ma anche nelle province che stanno ad est della Lombardia (Bergamo,
Brescia e Mantova) e in alcune zone del Piemonte e dell’Emilia Romagna. “Stanno
migliorando le cose – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA – ma il fenomeno
dell’allevamento e dell’uccisione di gatti a scopo culinario è purtroppo ancora
vivo e vegeto, spesso nascosto tra le pieghe della società ma non per questo
del tutto scomparso”