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In libreria il nuovo libro di Damiano Guagliardi “Un pacco nel palazzo dei poteri”

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Il libro di Damiano Guagliardi, “Un pacco nel palazzo dei poteri”, frutto della fantasia ma che potrebbe tranquillamente
scaturire dalla realtà, è una sorta di romanzo dentro una
grande istituzione pubblica. Lo scenario, infatti, è il Consiglio Regionale della
Calabria (dove l’autore è rientrato da alcuni anni dopo averne
fatto parte in passato ed avere svolto ruoli apicali nel governo della Regione),
un luogo che l’esperienza dei lettori e dell’opinione pubblica
spesso associa alla cattiva politica e allo sperpero del pubblico denaro.
Al centro ci sono i passaggi decisivi della attività consiliare, quali l’approvazione
del bilancio e ne viene fuori una fotografia impietosa
dell’umanità che popola la massima Assise calabrese, del suo affarismo e del suo
cinismo, del suo trasformismo, ma anche dei suoi vizi privati, a
volte delle sue perversioni, che alla fine diventeranno il tallone d’Achille di
una maggioranza che si sgretolerà.
Il titolo del libro è concentrato sul “pacco”, il famigerato “Collegato”
al Bilancio regionale ed è così che lo definiscono nel romanzo i
consiglieri di opposizione (forse pacco regalo a lobbisti, a forze legate alla massoneria,
a faccendieri che si improvvisano organizzatori di feste
religiose).
Alla fine, però, il “pacco” si trasforma nel “contropacco”, sotto l’abile
regia del consigliere anziano (ben 37 anni di legislatura!),
Carmine Loricchio. Una vera e propria disfatta, dunque, delle forze del male ed una
vittoria di coloro che hanno ancora a cuore gli interessi del
popolo calabrese.
Il tutto è tratteggiato con l’arguzia sottile di chi ben conosce abitudini consolidate
– quanto spazio viene ad esempio dato al tempo trascorso a
tavola, per concordare, per complottare e per dirigere alleanze e scegliere strategie!
–, non le addita alla pubblica gogna ma le narra, viceversa,
con levità, inserendo qua e là, con affetto, delicate descrizioni del territorio
della Calabria.
L’Autore
Damiano Guagliardi ha vissuto per tre legislature l’esperienza di consigliere regionale
della Calabria.
Come in La rivolta delle pulci (Pellegrini Editore) anche questo romanzo svela, con
ironia e amarezza, ritualità e comportamenti che si consumano
dentro il Consiglio regionale e sconosciuti al cittadino.
Già autore di pubblicazioni relative al mondo arbëresh, di cui è figlio orgoglioso,
come la Diversità Arbëreshe, Orme di una Rinascita,
Mongrassano, viaggio di una comunità nei secoli, I volti di Mario Caruso, è anche
curatore di pubblicazioni del Gruppo Consiliare di Rifondazione
Comunista come La Sibaritide: una vertenza per lo sviluppo e Idee per lo sviluppo
sostenibile del Pollino.
Nel 2010, presentando il suo primo testo narrativo, ha scritto che leggeva Tex Willer
per affrancarsi dalla politica. Oggi afferma che la politica
può umanizzarsi attraverso la narrazione romanzata.
Il racconto e il romanzo, attraverso l’indagine dell’animo e delle debolezze
di chi esercita un potere da cui dipende la vita dei cittadini,
riescono a rendere comprensibile la politica, avvicinando il politico alle persone.