San Giovanni in Fiore – Nei giorni appena trascorsi, è stata intensificata l’attività degli agenti del Nucleo Operativo di Cosenza del Servizio Nazionale Vigilanza Ambientale – L.I.P.U., sotto la guida del Coordinatore Provinciale Dott. Domenico Laratta. Gli agenti giurati, hanno eseguito una capillare attività di controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia di tutela degli animali e dell’ambiente, con particolare riguardo all’attività venatoria e alla prevenzione dei tagli abusivi. Numerosi sono stati gli interventi portati a termine, con indagini, denunce, sanzioni amministrative e segnalazioni alle autorità competenti.
Un primo caso di taglio senza autorizzazione, ai danni di numerose piante di alto fusto di Pino Laricio è stato scoperto, in agro del Comune di San Giovanni in Fiore, durante un servizio congiunto con il personale del Corpo Forestale dello Stato- Comando Stazione di San Giovanni in Fiore. La forestale e gli agenti del Servizio Nazionale Vigilanza Ambientale, dopo aver individuato l’autore del presunto illecito hanno provveduto ad effettuare rilievi tecnici del caso e ad elevare una sanzione amministrativa di circa 900,00 Euro. Di particolare rilevanza nazionale l’attività di collaborazione attiva svolta nella lotta al bracconaggio, che a oggi non trova recenti analoghi casi, di fatti, nell’ultima settimana, gli agenti del Servizio Nazionale Vigilanza Ambientale – L.I.P.U, hanno partecipato su richiesta dei poliziotti del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza in servizio presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, ad alcuni mirati servizi.
L’attività, nel complesso, ha permesso di individuare tre persone, scoperte durante due diversi interventi, mentre stavano praticando l’attività venatoria all’interno del perimetro del Parco Nazionale della Sila. Contestati da parte della Polizia Provinciale e a vario titolo, diversi reati, che vanno dall’esercizio venatorio in un parco nazionale, all’introduzione di armi in modo non autorizzato in un’area protetta e all’uso di mezzi vietati dalla legge, sottoponendo a sequestro penale le armi, le munizioni e anche della selvaggina abbattuta, con la denuncia a piede libero all’attenzione della competente Procura della Repubblica di Cosenza.
In altri servizi autonomi di vigilanza venatoria, il personale del Servizio Nazionale Vigilanza-LIPU, aveva già elevato sanzioni per circa 500,00 euro per infrazioni alle vigenti normative in materia, effettuando nel contempo numerosi controlli. Il Dott. Laratta, nella nota stampa diffusa, ha voluto evidenziare e ringraziare il preziosissimo ruolo sia del Corpo Forestale che del Corpo della Polizia Provinciale, per la grande disponibilità, professionalità e sinergia dimostrata nell’espletare i mirati servizi sul territorio della Sila. Gli agenti giurati della L.l.P.U. garantiranno pertanto un maggiore controllo, in tutte quelle zone note per violazioni di carattere ambientale, venatorio e a danno degli animali, al fine di dissuadere, tra gli altri, eventuali nuovi episodi di degrado e danno al patrimonio naturale e faunistico, collaborando come sempre, con gli organi di polizia specializzati nella lotta ai reati ambientali, appunto la Polizia Provinciale e il Corpo Forestale, da sempre in prima linea e strettamente al fianco del Servizio Nazionale Vigilanza, nell’affermazione della legalità sul vasto territorio della Sila cosentina.