In stato di agitazione i balneari d’Italia
redazione | Il 01, Ago 2012
Venerdì in segno di protesta contro il Governo terranno gli ombrelloni chiusi fino alle 11
In stato di agitazione i balneari d’Italia
Venerdì in segno di protesta contro il Governo terranno gli ombrelloni chiusi fino alle 11
Il prossimo 3 agosto i balneari di tutta Italia incroceranno gli ombrelloni in segno di protesta per manifestare contro il silenzio del Governo riguardo ai problemi della categoria.
I clienti degli stabilimenti dovranno aspettare le 11 del mattino per potersi riparare dal solleone, fino a quando cioè i gestori riprenderanno la normale attività dopo aver reso note le motivazioni del fermo (saranno regolarmente garantiti i servizi di salvataggio). In particolare, la protesta mira a dire no alle aste degli stabilimenti previste dall’Unione Europea a partire dal primo gennaio 2016.
L’agitazione è stata decisa oggi dai sindacati di categoria, Fiba-Confesercenti, Sib-Confcommercio, Cna-Balneatori, Assobalneari Italia-Confindustria, insieme ad un pacchetto di iniziative che verranno attuate nel corso del mese di agosto su tutte le spiagge. Le organizzazioni chiedono all’esecutivo la riapertura del tavolo di confronto per redigere un documento condiviso con le misure da mettere in campo per superare la condizione di difficoltà che sta paralizzando il settore balneare già fortemente provato dagli effetti della crisi economica.
Le associazioni di categoria hanno invitato le istituzioni locali ad unirsi alla manifestazione di protesta contribuendo così a dare visibilità ad una situazione che sta mettendo a rischio imprese e posti di lavoro.
Dichiarazione Presidente Fiba Confesercenti Vincenzo Lardinelli:
“L’agitazione decisa dai balneari per il prossimo 3 agosto è soltanto la prima di una lunga serie di proteste che saranno realizzate fino al termine della stagione estiva. D’altra parte – sottolinea Vincenzo Lardinelli, presidente della Fiba-Confesercenti – è dal 23 febbraio che non abbiamo più nessun dialogo con il Governo, nonostante l’impegno da parte dei ministri Gnudi e Milanesi a lavorare con la categoria alla stesura di un provvedimento per la disciplina delle concessioni. Nonostante i rumors che danno per già pronto il provvedimento – aggiunge Lardinelli – ancora stiamo aspettando di conoscerne il contenuto e quindi non ci resta che avviare una stagione di protesta per richiamare l’esecutivo al rispetto degli impegni presi”.