In viaggio con Garibaldi
redazione | Il 20, Ago 2014
Il progetto è ideato dall’Accademia Internazionale delle Arti
In viaggio con Garibaldi
Il progetto è ideato dall’Accademia Internazionale delle Arti
È partito ieri Garibaldi da San Lorenzo alla presenza di un pubblico entusiasta che ha accolto l’eroe dei due mondi tra applausi musica e festa in una cornice ricca di storicità e di sapore antico. Frutto questo di un ambizioso progetto intitolato, appunto ” in viaggio con Garibaldi” ideato dall’Accademia Internazionale delle Arti e realizzato da Stile d’Epoca Srl, che vedrà la rievocazione del tempo passato quando Giuseppe Garibaldi, sbarcato nella costa Jonica, ebbe rapporti con diversi Comuni dell’area.
Il tutto realizzato attraverso il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria che, mediante il presidente Giusepe Raffa è riuscita a leggere con chiarezza l’importanza del contenuto storico, contenuto al suo interno, che necessariamente va diffuso alle nuove generazioni.
San Lorenzo, come è stato spiegato ieri, non ha visto fisicamente la presenza di Garibaldi ma è stato il primo Comune ad aderire al progetto garibaldino accogliendo le camice rosse e favorendo il sostegno pieno all’eroe dei due mondi.
Una serata carica di emozione, quella di ieri che ha visto presenti nel talk show, condotto egregiamente dalla giornalista Alessandra Giulivo, lo storico Pasquale Amato, il prof. Alberto Cafarelli, Rosaria Surace, presidente dell’Associazione “mille donne per l’Italia” – Calabria, il dott. Saverio Zuccalà, lo storico Luigi Sclapari, il prof. Vincenzo Malacrinò, esperto in Comunicazione .
Chiudeva il tavolo dei relatori l’Arch. Giuseppe Emilio Bruzzese che, attraverso “Stile d’Epoca” Srl è riuscito a trasferire alla serata un tocco di classe ed eleganza facendo intervenire oltre 20 figuranti in abito d’epoca attinenti ai diversi interventi proposti.
“Questo progetto, ha detto, riesce a portare la storia nei luoghi attraverso la sensibilità di chi sa associare alla scrittura l’immagine, l’abito e quanto con esso si trasferisce: l’emozione, quella vera, capace di inondare di sensazioni i cuori”.
Così tra un intervento e l’altro sfilavano modelli nei panni di Garibaldi, Nino Bixio, il giudice Centola, Missori e tanti altri.
Abiti curati nel dettaglio dalla costumista Renè Bruzzese che, attraverso colori e forme è riuscita a far calare il pubblico nel lontano passato.
Non sono mancati i balli dell’epoca curati dalla scuola di ballo “Arie Viennesi” e poi la voce di Freanco Villa che, è riuscita ad incantare il pubblico.
Presente anche il consigliere provinciale Pier Paolo Zavettieri il quale si è congratulato per l’iniziativa auspicando che simili progetti possano affermarsi sempre più al fine di portare la storia dove a volte, forse, viene in parte dimenticata.
Cafarelli, ha introdotto la serata con la lettura di un antico testo che ha rimandato il pubblico alla riflessione e al senso del ricordo passato per poi parlare dell’uomo Garibaldi, capace di portare avanti mille imprese tra difficoltà e limitazioni del tempo.
Un ricordo, così come affermato dalla dott.ssa Rosaria Surace che non può e non deve essere cancellato bensì scoperto e rievocato dalle nuove generazioni al fine di promuovere il senso della storia nella vita di ogni giorno.
Il professore Luigi Sclapari si è soffermato sui personaggi storici ed in particolare su Bixio che a Bronte, in fretta e in furia, ha decretato la fucilazione di cinque innocenti al sol fine di continuare il proprio viaggio.
“Non potevano definirsi in quei termini, questioni così delicate, ha detto lo storico, ma il desiderio di trovare un colpevole al fine di avere l’appoggio degli inglesi è prevalso su tutto”.
Il dott. Zuccalà è entrato nel merito della figura del sindaco Rossi descrivendo così il tempo passato in modo egregio e facendo rivivere ai presenti la storia dei propri concittadini con orgoglio e desiderio di leggere tra le righe l’amore per la terra e per lo Stato.
Il professore Vincenzo Malacrinò, esperto di Comunicazione, si è soffermato sulla relazione tra storia e comunicazione precisando come sia importante trasferire i messaggi storici nel tempo al fine di permettere alle nuove generazioni di lasciare la propria firma nel libro della vita.
Poi ha introdotto il tema “delle storie mai scritte” come quella del secondo sbarco di Garibaldi avvenuto a Montebello Jonico di cui mai se ne parla. “E’ necessario riaffermare le verità storiche, ha detto, perché queste potranno dare maggiore dignità all’uomo”.
Concetto questo ripreso subito dal professore Amato il quale nelle sue conclusioni ha precisato, facendo riferimento anche alla ingiusta fucilazione di Bronte, come e quanto bisogna soffermarsi sull’importanza della verità storica perché capace di organizzare in modo equilibrato il tempo passato scritto da uomini su libri e testi che vanno sempre studiati con grande scrupolosità.
Il consigliere Zavettieri nel condividere quanto espresso da Malacrinò ha affermato che le “storie non scritte” vanno portate avanti e che anche Montebello Jonico possa avere il proprio ruolo in questo viaggio con Garibaldi.
Prossimi appuntamenti Melito di Porto Salvo, il 21 agosto al Castello Ruffo di Scilla e il 22 agosto, piazza Castello- Reggio Calabria.