Incendiata auto di un vicesindaco nel Cosentino Sull'episodio hanno avviato indagini i Carabinieri
L’auto della famiglia del vicesindaco di Cetraro, Fabio Angilica, esponente di una lista civica, è stata incendiata la notte scorsa. Un gesto, afferma il sindaco, Angelo Aita in una nota, che “lascia esterrefatti e increduli”. “Un fatto gravissimo – prosegue Aita – che ancora una volta colpisce la famiglia di un rappresentante delle istituzioni, distintosi per una ineccepibile cultura della legalità e per metterla a fondamento del cambiamento della città. I balordi che hanno incendiato l’autovettura, con magari l’obiettivo di intimidire con il Vicesindaco l’intera Giunta, limitandone l’azione politica, sappiano da subito di aver fallito: chi pensa di intimidire attraverso il compimento di atti criminali le persone per bene e minare la tranquillità e la pace sociale della nostra città, sappia che le forze politiche e sociali di Cetraro sapranno farsi baluardo a difesa della Città e impediranno loro di prevaricare e di avere la meglio”. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri.
AVVISO PUBBLICO
L’auto di famiglia del vicesindaco di Cetraro (Cs), Fabio Angilica, è stata incendiata nella notte tra il 9 e il 10 ottobre. Sull’episodio i Carabinieri hanno aperto un’indagine. “Un fatto gravissimo – ha commentato in una nota Angelo Aita, Sindaco di Cetraro, ente socio di Avviso Pubblico – che ancora una volta colpisce la famiglia di un rappresentante delle istituzioni, distintosi per una ineccepibile cultura della legalità e per metterla a fondamento del cambiamento della città. La Giunta, nello stringersi intorno al Vice Sindaco e alla sua famiglia, ribadisce la propria scelta a favore di una città libera dal malaffare e da ogni forma di delinquenza”. “Avviso Pubblico esprime vicinanza e solidarietà al vicesindaco Fabio Angilica, alla sua famiglia e all’amministrazione di Cetraro – ha dichiarato Maria Antonietta Sacco, Coordinatrice regionale per la Calabria e Vicepresidente di Avviso Pubblico – nella consapevolezza che atti del genere destabilizzano la serenità dei diretti interessati, come dell’intera comunità. L’auspicio per la città di Cetraro e per tutte le città calabresi impegnate sul fronte della legalità, è quello di poter far notizia in futuro non già per questi vili atti intimidatori, ma attraverso gli esempi positivi che esprimono in termini di buona amministrazione e di impegno sociale e civile per la legalità”. Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio che ha colpito una regione e una provincia in cui da tempo gli amministratori locali sono bersaglio di minacce continue. Nell’ultimo Rapporto “Amministratori sotto tiro” relativo al 2016, Avviso Pubblico ha censito in Calabria ben 87 atti intimidatori rivolti a sindaci, vicesindaci, assessori, consiglieri e personale della Pubblica Amministrazione. Un triste primato nazionale. Anche la provincia di Cosenza si conferma tra le più colpite in Italia, occupando il terzo posto a livello nazionale con 25 atti intimidatori distribuiti in 13 Comuni.