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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Incendiato escavatore a presidente Ance Cosenza Persone non identificate hanno dato alle fiamme nella notte a Cassano allo Ionio un escavatore dell'impresa di costruzioni di Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance

Incendiato escavatore a presidente Ance Cosenza Persone non identificate hanno dato alle fiamme nella notte a Cassano allo Ionio un escavatore dell'impresa di costruzioni di Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance
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CASSANO ALLO IONIO (COSENZA) – Persone non identificate hanno dato alle fiamme nella notte a Cassano allo Ionio un escavatore dell’impresa di costruzioni di Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance.
Il mezzo, che è andato completamente distrutto, era parcheggiato su un cantiere aperto dall’impresa per la realizzazione di un collegamento fognario nel centro urbano di Cassano allo Ionio. Sull’episodio di matrice intimidatoria hanno avviato indagini i carabinieri. L’imprenditore che al momento non ha inteso commentare l’accaduto si è solo detto “molto provato e demoralizzato”.

LA SOLIDARIETA’ DI ANCE CALABRIA

“Ance Calabria, in tutte le sue componenti, esprime piena solidarietà e vicinanza al presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance, Giovan Battista Perciacccante, la cui impresa di costruzioni è stata fatta oggetto di un vile atto intimidatorio”. E’ quanto afferma il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna, in relazione all’incendio che nella notte ha completamente distrutto un escavatore della ditta di Perciaccante parcheggiato in un’area di cantiere a Cassano allo Ionio.

“Appare fin troppo evidente – prosegue Berna – che nella nostra regione i temi della legalità e della sicurezza debbano essere affrontati per quello che realmente sono, ovvero delle gravissime emergenze sociali. La pervasività della criminalità organizzata – sottolinea il presidente dei costruttori calabresi – costituisce un pericolosissimo fattore di debolezza in un contesto territoriale già alle prese con difficoltà e criticità di ogni tipo. Questo nuovo atto intimidatorio, l’ultimo purtroppo di una lunga sequenza, descrive drammaticamente il clima in cui le imprese, specie del settore edile, si trovano a dover operare quotidianamente. Un settore, quello delle costruzioni, che deve fare i conti, in modo particolare nella nostra regione, con gli effetti devastanti legati alla crisi economica e alla paralisi degli investimenti in opere pubbliche. Uno scenario – evidenzia Berna – che impone l’adozione di misure straordinarie di controllo e monitoraggio del territorio. Lo Stato, che pure in questi anni sta offrendo una prova straordinaria sui piani investigativo e repressivo, attraverso l’eccellente lavoro di forze dell’ordine e magistratura, è chiamato ad un ulteriore salto di qualità nella propria azione di contrasto alla criminalità organizzata. Una risposta – conclude Berna – che, auspichiamo, possa arrivare a breve e che troverà le forze sane di questa regione, in primis le associazioni categoria come la nostra, in prima linea nel ribadire, con i fatti, il fermo rifiuto nei confronti di ogni forma di condizionamento mafioso”.