Incendio al campo di Catona, il Delegato Latella: “Gesto spregevole ed infame che colpisce il mondo dello sport e le famiglie reggine” L'invito del consigliere reggino: "Ognuno di noi, con le proprie forze, deve partecipare per provare ad estirpare questa gramigna che infesta i nostri territori"
«Provo il disprezzo più totale nei confronti dei balordi che hanno dato fuoco al manto d’erba sintetica del campo di calcio di Catona. Si è trattato di un gesto spregevole, disgustoso e infame che colpisce una comunità generosa fatta di sportivi, di gente appassionata, di mamme e di papà che nello sport hanno trovato un luogo sicuro dove far crescere i propri figli». Così, il consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella, commenta il danneggiamento delle balle di erba sintetica che facevano parte del processo di restyling del campo sportivo di Catona.
«Condivido appieno le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà», ha aggiunto Latella invocando «un moto d’orgoglio da parte della società civile che non può girarsi dall’altra parte rispetto ad episodi di una gravità inaudita». «Perché – ha spiegato – non è tanto il danno materiale che obbliga tutti noi ad una reazione forte, ma l’ingiustizia che si abbatte su quanti operano e lavorano, quotidianamente, per costruire luoghi di crescita sociale e di aggregazione, che si impegnano per togliere i ragazzini dalla strada indicando loro un’alternativa di emancipazione sana, leale, produttiva per le persone e per la società. E’ questo che fa rabbia: chi ha appiccato il fuoco ha voluto bruciare la speranza, ha cercato di distruggere un futuro migliore e possibile. Tutto questo è inaccettabile».
«L’amministrazione – ha proseguito il consigliere Latella – farà tutto il possibile per riparare i danni causati da questi loschi individui, codardi che sfruttano i favori del buio per portare a compimento la loro ripugnante opera di distruzione. Non bisogna credere, però, che questa possa essere la soluzione. Non si può mettere un punto e andare a capo. L’indifferenza è la benzina che alimenta le fiamme di questi balordi criminali».
«Chi, in queste ore, ha manifestato solidarietà nei confronti della comunità sportiva di Catona – ha concluso Giovanni Latella – gode della mia più ampia stima e ammirazione. Però, non ci si può fermare qui. Ognuno di noi, con le proprie forze, deve partecipare per provare ad estirpare questa gramigna che infesta i nostri territori. Non se ne può davvero più. Tiriamo fuori il coraggio e la determinazione contro la criminalità ed in particolare verso il fenomeno mafioso che, diceva Giovanni Falcone, è umano e, come tale, ha un inizio ed avrà sicuramente una fine. E’ ora di dire basta. Lo dobbiamo a noi stessi, ai reggini per bene e, soprattutto, ai nostri figli».