Incendio tendopoli San Ferdinando: morta una persona Nel rogo sono rimasti feriti altri due migranti, trasportati all'ospedale di Polistena. Il commento della politica - GUARDA IL VIDEO E LE IMMAGINI DELL'INCENDIO
SAN FERDINANDO – Nella notte, intorno alle 3, un incendio di vaste proporzioni è divampato nella vecchia tendopoli di San Ferdinando sita nell’area industriale. Le fiamme hanno completamente distrutto l’insediamento che si trovava in condizioni al limite della vivibilità. Il rogo ha riguardato da vicino più di duemila persone che abitano nella zona, la cui quotidianità si svolgeva in un contesto di disumano degrado. Una tragedia si è consumata nella tragedia: il corpo carbonizzato di una donna è stato infatti ritrovato all’interno della struttura, mentre altre due persone sono rimaste ferite e subito trasportate all’ospedale di Polistena. Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia del locale commissariato, guidati dal primo dirigente Diego Trotta, i Carabinieri, coordinati dal Capitano Gabriele Lombardo, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Palmi e una serie di ambulanze.L’immediato intervento delle forze di polizia ha scongiurato quella che poteva essere una vera e propria ecatombe. Seguono aggiornamenti.
LE IMMAGINI DELLA ZONA DOPO LA FURIA DELLE FIAMME
Maria Carmela Digiacco (Forza Italia)
Ennesimo incendio nella notte all’interno della tendopoli di San Ferdinando. Si tratta di una tragedia annunciata. A farne le spese una donna nigeriana di trent’anni che ha perso la vita. Si registrano altri ustionati. La tendopoli illegale e di fortuna, tenuta in piedi con la compiacenza in primis del Ministro Minniti, al momento ospita circa mille migranti impiegati nel lavoro agricolo stagionale e pare si sia incendiata a causa di fuoco acceso dai residenti per riscaldarsi. E’ evidente che la nuova tendopoli messa in piedi dalla Protezione Civile, che proprio il 4 novembre 2017 ho visitato accompagnando il Vice Presidente del Senato, Maurizio Gasparri, non ha sortito alcun effetto positivo. Da quì deduco che il mio grido abbia un forte significato.
I poteri forti si ostinano a volere il male dei deboli e a farne le spese sono proprio gli ultimi, piu’ che mai figli di Dio. In qualita’ di Dirigente Comunale dei Diritti Umani e Liberta’ Civili di Forza Italia esprimo grande dolore per la donna deceduta e per i feriti, denunciando il diritto alla difesa e alla protezione delle donne e dei deboli senza differenza di razza e di nazionalita’,di religione o di condizione economica e sociale. Gli apparati dello Stato si ostinano a voler tenere in piedi una tendopoli illegale da tutti i punti i vista, senza assumersi, per vilta’, la responsabilita’ di questa gente che in Italia non trova cosi la vita dignitosa verso cui crede di andare incontro ma diventa merce per chi vuole arricchirsi illecitamente.
Ritengo sia veramente cinico lasciare che la tendopoli scompaia proprio bruciando letteralmente e seminando morti. A tal fine, chiedo subito l’apertura di un’inchiesta per verificare la responsabilità penale, amministrativa e politica delle “forze” che mantengono in piedi questa situazione solo per interesse personale, in una zona Zes che serve da volano per la nostra area portuale in ginocchio a causa di una irreversibile crisi lavorativa che attanaglia ogni settore produttivo.
Personalmente e politicamente mi battero’ con ogni forza perche’ la tendopoli venga dismessa, anche se so di essere sola in questa battaglia che ha come punto basilare e imprescindibile il rimpatrio immediato degli irregolari. Concludo esprimento un giudizio altamente negativo nei confronti di questa piaga sociale che investe vergognosamente il nostro territorio per cui mi spendo ogni giorno con grande impegno e spirito di abnegazione.