Incendio deposito stabilimento balneare Bovalino, l’indignazione di Patrizia Pelle (Fli)
redazione | Il 29, Mag 2012
“Atto da condannare non solo perché ignobile in “re ipsa”, ma perché contiene l’aggravante di essere stato rivolto contro una famiglia, quella Sacco, di gente onesta, laboriosa e riservata e contro dei giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare onestamente”
Incendio deposito stabilimento balneare Bovalino, l’indignazione di Patrizia Pelle (Fli)
“Atto da condannare non solo perché ignobile in “re ipsa”, ma perché contiene l’aggravante di essere stato rivolto contro una famiglia, quella Sacco, di gente onesta, laboriosa e riservata e contro dei giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare onestamente”
Riceviamo e pubblichiamo:
L’atto delittuoso commesso ai danni dello stabilimento balneare “Beachside” di Bovalino non è da condannare solamente perché ignobile in “re ipsa”, ma perché contiene l’aggravante di essere stato rivolto contro una famiglia, quella Sacco, di gente onesta, laboriosa e riservata e contro dei giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare onestamente in una terra molto difficile e tormentata, mettendoci le braccia, le idee, l’impegno e tanti grandi sacrifici. Colpire i giovani vuol dire colpire l’entusiasmo, la crescita, la speranza, il futuro del Paese; vuol dire negare la possibilità al nostro Comune di poter essere competitivo sfruttando le proprie ricchezze naturali ed umane”.
La mafia non è finita ma finirà” queste le parole dal Presidente Napoletano, pronunciate a Corleone in occasione dei funerali di Stato di Placido Rizzotto. Questo è l’auspicio di tutti i cittadini onesti, ai posteri,però, l’ardua sentenza. Oggi è da dire, invece, che la mafia esiste, ma esiste, purtroppo, anche un male parimenti deprecabile nell’attuale società meridionale , ovvero la diffusa mentalità di inconsapevole, superficiale e silenzioso assenso acquisito dalle popolazioni del Sud,sovrastate oramai dalla rassegnazione. Anche i comportamenti non solidali,infatti, consentono la diffusione dell’ illegalità e, quindi, di conseguenza il mancato sviluppo socio – economico – culturale del territorio. E’ ora che i cittadini si assumano le responsabilità del loro agire, evitando di addebitarle solo a terzi. E’ ora di risvegliare le coscienze per un futuro migliore e più sereno da consegnare ai nostri giovani.
L’atto commesso è vile ed inqualificabile, qualsiasi sia la causa che l’abbia provocato, pertanto, è auspicabile che l’Amministrazione Comunale non si fermi all’atto deliberativo rituale e formale di condanna e che tutta la cittadinanza unita, magari in un Consiglio Comunale all’aperto indetto ad hoc, partecipi la solidarietà contro lo spregevole atto, che,ricordiamolo, non ha provocato una strage solo per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco.
Patrizia Pelle, coordinatrice Area Ionica FLI e Presidente Circolo FLI di Bovalino
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