STEFANACONI (VV) – Sull’origine dolosa dell’incendio che nella tarda serata di ieri si è sviluppato nell’edificio che ospita i locali della scuola materna ed elementare non ci sarebbero dubbi. I vetri di una finestra dell’edificio sita al primo piano sono stato trovati in frantumi.
I malintenzionati avrebbero utilizzato una scala di sicurezza che introduce nei locali dopo di che avrebbero appiccato il fuoco ai quadri di controllo dell’impianto fotovoltaico posto sul tetto della scuola, recentemente installato ma non ancora funzionante.
Le fiamme si sono poi propagate al resto della stanza interessando arredi e provocando il distacco di alcuni pezzi d’intonaco dal sovrastante solaio. Ciò sono volute diverse ore ai Vigili del fuoco per domare l’incendio nella scuola che rimarrà chiusa salvo imprevisti fino a mercoledì.
Sul caso indagano i Carabinieri della vicina Stazione di Sant’Onofrio. Il sindaco Salvatore Di Sì, in attesa di ricevere ulteriori elementi sull’accaduto, si è detto esterrefatto: “Sono azioni ignobili”.
ANTONIO MARZIALE
In relazione all’incendio verificatosi nella tarda serata di ieri all’interno dell’edificio che ospita i locali della scuola materna ed elementare di Stefanaconi, il Garante della Regione Calabria per l’Infanzia e l’Adolescenza Antonio Marziale comunica di aver contattato l’Ufficio scolastico regionale “affinchè si stili una vera statistica reale sugli atti vandalici nelle scuole calabresi perché la sensazione è che il dato sia emergenziale. Attaccare la scuola significa voler scientemente colpire il presidio più autorevole, così come concepito da Giovanni Falcone, nella lotta contro il crimine e ciò è inaccettabile- osserva Antonio Marziale-. A nessuno, per nessuna ragione al mondo, è consentito di arrogarsi il diritto di offendere il futuro dei bambini, la loro speranza di una società affrancata dalla cancrena mafiosa, che non può che filtrare dalla scuola. È bene – conclude il Garante- che su questi episodi coralmente le Istituzioni facciano quadrato ma è importante che operatori scolastici e genitori si ritrovino davvero insieme a condannare questi atti intollerabili”.