Incertezza sul programma estivo della città di Cittanova L'indignazione di Francesco Rao (Cittadinanza è Partecipazione)
Siamo giunti al di 18 luglio e l’Amministrazione comunale di Cittanova ancora non ha “partorito” un minimo di programma per l’estate 2016. Eppure da giorni si sente dire da numerose voci di corridoio che il programma è pronto. Peccato constatare che non è ancora destinato alla pubblica conoscenza.
Tutto ciò contribuisce ad alimentare una dinamica di incertezza diffusa soprattutto a livello economico in quanto gli addetti al settore ricettivo non possono ben programmare le loro attività, normalmente organizzate anche in funzione dell’offerta degli eventi all’aperto. A ciò si aggiunge la diffusione di un notevole appiattimento
sociale dettato dall’assenza di occasioni volte alla condivisione della spensieratezza, oserei dire indispensabile per tutti coloro che vivono anche l’estate a Cittanova.Non viene tenuta in considerazione minimamente nemmeno l’idea di rendere più appetibile l’offerta turistica, potenzialmente realizzabile in maniera semplicissima in quanto la qualità del clima serale, la fruibilità della Villa Comunale e la bellezza del centro storico sono un vero e proprio valore aggiunto a costo zero. La staticità di questa amministrazione lascerà anche quest’anno nella mente dei nostri concittadini, residenti e non, il triste ricordo della penuria di quel l’organizzazione a misura d’uomo che dovrebbe esserci per stimolare il ritorno in futuro, magari consigliando il nostro paese ad amici e conoscenti anziché decidere di scegliere altre mete per le vacanze estive.
Personalmente credo che quanto è sotto i nostri occhi non sia sinonimo di una buona amministrazione, anzi, lasciando tutto a caso non si fa altro che dividere i segmenti di forza di un tessuto sociale come il nostro, composto da tantissime persone che si nutrono anche di svariati interessi e nello stesso tempo divengono portatori di numerose opportunità da proporre pubblicamente. Penso per esempio alle ottime compagnie teatrali, all’offerta musicale di casa nostra, agli eventi culinari, alle attività sportive, alle feste, alle sagre, alla bellezza del centro storico ormai abbandonato ad triste destino di chi non ha e non vuole promuoverlo fuori dalle mura cittadine, al mondo degli adolescenti, dei diversamente abili, degli anziani.
Un buon programma estivo, deve rientrare nelle buone prassi politiche ed amministrative di un comune, soprattutto perché può essere l’occasione per creare un momento di ascolto e confronto con le Associazioni presenti sul territorio, conoscendo così da vicino le aspettative, le difficoltà i sogni di ognuno, senza trascurare l’importanza delle parti sociali interessati in prima persona a dare vita al paese in cui vivono ed operano quotidianamente. Purtroppo questo “cambiamento” tarda ad arrivare e la gente lo comprende benissimo anche leggendo l’offerta estiva dei comuni viciniori, senza comprendere il perché Cittanova debba sempre di più il fanalino di coda della Piana.