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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Catanzaro, inchiesta “Multopoli: indagati Abramo e Tallini Avviso di chiusura indagini per 40 indagati per associazione a delinquere, abuso d'ufficio e truffa aggravata. Evidenziato un sistema atto ad annullare le contravvenzioni a pochi privilegiati

Catanzaro, inchiesta “Multopoli: indagati Abramo e Tallini Avviso di chiusura indagini per 40 indagati per associazione a delinquere, abuso d'ufficio e truffa aggravata. Evidenziato un sistema atto ad annullare le contravvenzioni a pochi privilegiati
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CATANZARO – Ci sono anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il consigliere regionale Domenico Tallini tra gli indagati nell’inchiesta “Multopoli” e che comprende un elenco lungo quaranta nominativi. I reati contestati sono associazione a delinquere, truffa aggravata, abuso di ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa dal privato e simulazione di reato.

L’accusa più grave, quella di associazione a delinquere, ipotizzata dal pm Gerardo Dominijanni, pende sugli ex assessori comunali Massimo Lomonaco e Stefania Lo Giudice, sul capo della polizia municipale Giuseppe Antonio Salerno e il maggiore Salvatore Tarantino. I primi due per acquisire consenso elettorale e gli altri due per ottenere prestigio in ambito politico si sarebbero associati per far ottenere o conseguire ingiusti profitti patrimoniali con l’annullamento illegittimo di multe, abusando e strumentalizzando il potere e le funzioni di cui erano investiti.

Il sostituto procuratore nell’avviso sottolinea come la condotta iniziata nel periodo delle elezioni comunale del 2012 sia tuttora in corso. Le indagini avrebbero consentito di svelare un vero e proprio sistema teso ad annullare i verbali di contravvenzione nei confronti dei pochi privilegiati. In fase di indagini il pm aveva chiesto quindici misure interdittive e cautelari. In carcere, per il pm, sarebbe dovuto finire il tenente colonello Salvatore Tarantino, mentre ai domiciliari gli ex assessori Massimo Lomonaco, Stefania Lo Giudice e il capo del corpo di Polizia municipale Giuseppe Antonio Salerno. Il gip aveva bocciato le richieste cautelari, pur ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. Era stata rigettata anche la richiesta di sospensione dal servizio per sei mesi per 12 vigili urbani coinvolti nell’inchiesta.

Gli altri indagati sono: Carlo Nisticò, Amedeo Cardamone, Domenico Amico, Adelina Angotti, Rosaria Paola Barbuto, Francesco Basile, Luciano Calabrese, Giuseppe Canino, Antonio Celi, Rocco Cristallo, Maria Teresa De Masi, Maria Teresa Di Martino, Ubaldo Errigo, Giuseppe Fazio, Ferdinando Greco, Ivan L’Arocca, Vincenzo La Croce, Rosario Lo Stumbo, Orlando Nistico’, Antimo Paternuosto, Francesco Pellegrino, Umberto Raimondo, Giovanni Rubino, Gianfranco Rotundo, Alessandro Rubino, Leonardo Rubino, Luigi Sacco, Luigi Talarico, Massimo Tomaselli, Ivan Tucci, Pasqualina Usai, Maurizio Valente, Luigi Veraldi e Santo Veraldi.