Rimborsopoli, Impresa Calabria chiede una Giunta di alto profilo "Smarcata da ogni zavorra politica e, soprattutto, libera dalle sollecitazioni e dai condizionamenti"
Il sisma politico verificatosi in questi giorni, e per certi aspetti annunciato, ha fortemente colpito al cuore un sistema politico con regole e concezioni superate e antiquate. La riflessione, profonda, sullo stato dell’arte deve esser fatta affrontando principalmente due questioni: quella “morale” e quella politico-amministrativa.
La questione “morale”, oggi più che mai, sollevata e invocata a gran voce dai cittadini calabresi manifesta l’esigenza di un cambio di rotta radicale del modus operandi delle istituzioni politiche regionali rispetto a quanto fatto, e di un’estrema ed efficace discontinuità riguardo ai criteri di scelta e di decisione utilizzati nella selezione della classe dirigente .
La questione politico-amministrativa, che rischia di imprigionare la Calabria in un imbuto dal quale uscirne sarà impresa ardua, ha diverse identità tematiche.
La burocrazia in primis, che non ha fatto altro e non fa altro che prolungare all’infinito i tempi di quello sviluppo necessario ad una regione, come la nostra, che ha già accumulato gravi ritardi, dalla sanità all’edilizia, alla valorizzazione delle risorse naturalistiche e umane. Ma la burocrazia non è un male astratto, è solo ed esclusivamente un “sistema” fatto di uomini identificabili e sostituibili.
La meritocrazia, quasi sempre assente nella nostra terra, che ha promosso e promuove soggetti sulla base delle amicizie più o meno influenti e non sulla base delle capacità intellettuali, culturali e professionali.
Il coraggio delle scelte, perché siamo in ritardo, perché non si può più aspettare, perché il cambiamento passa dalle idee e dalle azioni della politica, perché la situazione è grave e paradossale, perché in Calabria vi è una condizione degradante dal punto di vista economico e sociale, perché i giovani cervelli, per i quali la nostra regione e le nostre famiglie spendono soldi per formarli, sempre più spesso vanno via da questa terra a cercare fortuna e condizioni adeguate alla loro preparazione, perché il cambiamento non si annuncia si fa.
Per tutto questo e molto ancora, Impresa Calabria chiede e auspica a gran voce una fase nuova nelle azioni che la politica deve mettere in atto al fine di ridare fiducia e speranza a tutti i calabresi(infatti meno della meta’ degli elettori ha espresso il proprio voto alle ultime tornate amministrative).
Per tutto questo e molto ancora, Impresa Calabria chiede a Mario Oliverio un cambio di passo che ridia credibilità alla politica e sia in grado di dare risposte adeguate ai problemi concreti; un iter di assoluta discontinuità e rottura col passato che non tenga conto alcuno delle diatribe becere tra correnti e correntine, che si annidano all’interno del PD che dimostra di essere sempre più scollato dal tessuto socioeconomico della nostra regione, che stanno riducendo politica e speranze di rinascita ad un teatrino in cui va in scena uno spettacolo indecoroso.
Per tutto questo e molto ancora, Impresa Calabria chiede a Mario Oliverio una giunta di alto profilo, smarcata da ogni zavorra politica e, soprattutto, libera dalle “sollecitazioni” e dai condizionamenti.
Lo chiediamo perché questa è la terra in cui siamo nati e abbiamo deciso di viverci, lo chiediamo per lo smisurato amore che nutriamo nei confronti della Calabria e dei calabresi.