Incidente sulla SS 106, morto un ciclista a Pellaro Si tratterebbe di un cittadino extracomunitario ancora non identificato
REGGIO CALABRIA – Incidente mortale questa mattina nella frazione Pellaro a Reggio Calabria. Sulla statale 106 jonica, infatti, per motivi ancora in corso di accertamento, si è verificato uno scontro tra un’auto e una bicicletta. Il ciclista è morto sul colpo. Si tratterebbe di un cittadino extracomunitario ancora non identificato. Il conducente si è fermato ed ha prestato i primi soccorsi ma è stato tutto inutile.
L’Anas ha comunicato che a causa del sinistro è stato provvisoriamente istituito un senso unico alternato all’altezza del km 10,900.
La corsia era stata precedentemente chiusa al traffico. Sul posto è presente personale di Anas e delle Forze dell’Ordine per l’esecuzione dei rilievi necessari e per ripristinare la regolare viabilità il prima possibile.
Un ciclista, P.I. di 70 anni, di origini ucraine, ha perso la vita in un incidente
stradale a Pellaro, allaltezza del km 10,900 della strada statale 106 Jonica
in provincia di Reggio Calabria_*. Il ciclista è morto dopo violento impatto con
unauto condotta da A.F. di anni 71. Sul posto, oltre al 118 , è intervenuto il
personale di Anas elle Forze dellOrdine per lesecuzione dei rilievi necessari
. La corsia e stata chiusa al traffico è stato provvisoriamente istituito un senso
unico alternato . La regolare viabilità è stata per ripristina nel corso della
mattinata.
*_P.I. è la ventiseiesima vittima della S.S.106 in Calabria nellanno 2016_* dopo
Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l8 gennaio a Bocale
fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto il 21 gennaio
a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo di 66 anni deceduta il 6 febbraio a Rossano
(CS), Francesco Gaetano di 62 anni deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS),
Maria Cristina Brancatisano di 53 anni deceduta il 15 maggio a Montebello Jonico
(RC), Pasquale Scarano di 67 anni deceduto il 16 maggio a Brancaleone (RC), Vittorio
Leotta di 25 anni e Deborah Ranieri di 21 anni deceduti il 22 maggio a Sant’Andrea
dello Jonio (CZ), Dmytro Lazarenko di 27 anni deceduto il 29 maggio a Ferruzzano
(RC), Francesco Manoiero di 20 anni deceduto il 04 Giugno a Catanzaro Lido, Francesco
Antonio Tarantino di 61 anni deceduto il 22 Giugno a Simeri Crichi (CZ), Giuseppe
Varlaro di 22 anni deceduto il 5 luglio a Cassano all’Ionio (CS), Francesco De Salvo
di 61 anni deceduto il 17 luglio a Rossano (CS) e Domenico Ciccarello di 62 anni
deceduto il 27 luglio a Roccella Jonica (RC), Herde Yanosch di 30 anni e Fabio Capalbo
di 27 anni deceduti l11 agosto a Calopezzati (CS), Vittoria Lopilato di 23 anni,
Lorena Lopilato di 24 anni, Francesca Bressi di 24 anni, Pasquale Papaleo di 25 anni
deceduti il 21 agosto a Santa Caterina dello Jonio (CZ), Roberto Santini di 51 anni,
la moglie Rossella Sardiello di 46 anni, ed il figlio Marco di 19 anni deceduti il
27 agosto a Villapiana (CS), e Giuseppe Amodeo di 82 anni deceduto il 22 settembre
a Cariati (CS).
*26 vittime sulla S.S.106 nel 2016. Una vittima ogni 10 giorni.*
LAssociazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più
grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare,
inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti
responsabilità politiche: il silenzio e lindifferenza del Governo nazionale e
regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali
e provinciali, delle forze sindacali. *_Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono
ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dellolocausto sulla S.S.106._**__*
LAssociazione, infine, si stringe attorno alla Famiglia della vittima, ai parenti
ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non
dimenticheremo queste vite spezzate sullasfalto della strada più pericolosa
dItalia. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti allennesima
tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La strada
della morte, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage
di Stato della storia della Repubblica italiana.