Incidenti stradali: piu’ ventenni tra gli scontri mortali
redazione | Il 31, Ott 2012
Rapporto annuale Istat-Aci: calo costante dal 2001, ma lontano dal target Ue
Incidenti stradali: piu’ ventenni tra gli scontri mortali
Rapporto annuale Istat-Aci: calo costante dal 2001, ma lontano dal target Ue
ROMA – Ogni giorno si verificano 563 incidenti stradali, che provocano la morte statisticamente di un po’ meno di 11 persone e il ferimento di altre 800. Questo succede quotidianamente sulle strade italiane, secondo quanto calcolato da Aci e Istat nel rapporto annuale, che rimarca come nemmeno quest’anno, pur con una significativa riduzione del numero di morti, non sia stato raggiunto il target europeo del dimezzamento in un decennio. Nel 2011 – dice il rapporto – si sono registrati 205.638 incidenti stradali con lesioni a persone. I feriti sono stati 292.019, i morti 3.860: rispetto al 2010 c’e’ stata una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7%) e dei feriti (-3,5%) e un calo piu’ consistente del numero dei morti (-5,6%). Facendo riferimento agli ultimi dieci anni, i morti sono passati da 7.096 a 4.237 (-45,6%); gli incidenti sono scesi da 263.100 a 215.405 (-21,8%); i feriti da 373.286 a 307.258 (-21,8%). Quindi, sebbene le cifre siano in calo, nemmeno quest’anno l’Italia ha raggiunto l’obiettivo europeo di -50% morti sulle strade. Meglio di noi, tra gli altri, Spagna (-62,7%), Irlanda (-54,7%) e Francia (-51,4%). Il dato, che ci colloca a meta’ classifica (al 14/o posto), e’ comunque migliore del valore medio europeo pari a -44,5%.
Sono i ragazzi tra i 20 e 24 anni le vittime piu’ frequenti di incidenti stradali: su un totale di 3.860, 3.005 maschi e 855 femmine, come calcolato da Aci e Istat nel rapporto annuale 2011, i maschi in quella fascia d’eta’ sono stati 296, le ragazze 86. Anche nella fascia tra i 25 e i 29 anni la mortalita’ e’ alta con in mtotale 310 vittime (260 maschi, e 50 femmine). Il rapporto, prendendo in esame le dinamiche degli incidenti, rileva anche come, nonostante una diminuzione rispetto al 2010 dei conducenti deceduti (-5,2%), per le donne si rilevi invece un aumento del 4% (da 304 a 317 decessi). Il numero dei decessi tra i conducenti uomini risulta pero’ sette volte maggiore. Tra le cause principali degli scontri, la guida distratta o l’andamento indeciso (42.869; 16,9% del totale), il mancato rispetto delle regole di precedenza e del semaforo (42.095; 17,5%) e la velocita’ elevata (29.231; 11,5%). In ultimo, da segnalare come il 2011 faccia registrare un’allerta bicicletta: + 7,2% di conducenti morti e + 11,7% di feriti.
Gli oltre 205mila incidenti stradali nel 2011, come viene sottolineato nel rapporto annuale Aci-Istat, sono concentrati al rientro a casa dal lavoro e quando ci si sposta per le vacanze, con una regolarita’ che conferma quanto gia’ rilevato l’anno precedente. La punta massima di incidentalita’ si registra intorno alle 18, quando – e’ spiegato – si cumulano gli effetti dell’aumento della circolazione dovuto agli spostamenti dal lavoro verso casa e di altri fattori come lo stress dopo il lavoro e la riduzione della luce naturale o in alcuni mesi al sole radente. E’ pero’ all’alba, alle 5 del mattino che si verificano gli scontri piu’ gravi, con 6 morti ogni 100 incidenti. Facendo il confronto sulla settimana, il venerdi’ e’ il giorno nero per numero di incidenti con feriti (44.229 pari al 15,1% del totale), ma come e’ facile prevedere e’ il sabato che segna il maggior numero di morti (641, pari al 16,6%).