Indagine sull’identità in sei rappresentazioni teatrali Presentata la rassegna “To be? Or may-be?” che si terrà l’11 e il 13 marzo a Reggio Calabria a cura della Residenza teatrale Yard Cantiere Creativo e Scena Nuda
Sarà basata su una grande qualità artistica la rassegna teatrale presentata dalla Compagnia Scena Nuda e da Yard Cantiere Creativo e intitolata “To be? Or may-be?” Indagine sull’identità. Prevista per venerdì 11 marzo e domenica 13 marzo negli spazi del Teatro Zanotti Bianco a Reggio Calabria sarà costituita da sei spettacoli di giovani compagnie di artisti menzionati o premiati a livello nazionale negli ultimi cinque anni. Ma non solo. “Abbiamo immaginato una rassegna concentrata in due appuntamenti – racconta la direttrice artistica Teresa Timpano – con tre spettacoli al giorno inframmezzati da un momento conviviale: un aperitivo che consentirà anche al pubblico di sviluppare un confronto sul teatro”. Tutto parte dal concetto di identità e della relatività dell’esistenza. Chi è l’uomo, dove vuole andare, quali sono i suoi limiti? Da qui il tema dello smarrimento e del confronto sull’essere. “Scena Nuda come sempre pone la propria attenzione alle produzioni di qualità – sottolinea la scrittrice Katia Colica che ha coordinato l’incontro – e nel caso di “To be? Or may-be?” si tratta di giovani ma già vincitori di prestigiosi premi nazionali che porteranno produzioni già interessate da ottime critiche”. Anche Franco Arcidiaco, consulente del sindaco, ha sostenuto con forza l’iniziativa: «Porto i saluti dell’assessore Patrizia Nardi e del sindaco Giuseppe Falcomatà assenti per impegni istituzionali. Teniamo a dire che stiamo cercando di fare il possibile per ridare alla città gli spazi che merita, vista l’ampia attività culturale, per cui siamo contenti di essere partecipi di questo progetto: ci siamo e ci saremo con tutta l’attenzione che siamo soliti prestare alla cultura».
Tra le novità della rassegna, in collaborazione tra la residenza teatrale Yard Cantiere Creativo, Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Calabria e Comune di Reggio Calabria, il primo corso propedeutico di formazione per attori a livello nazionale che si tiene al di fuori delle accademie e l’entrata di un partner privato, Bermè, un prodotto che si colloca tra le eccellenze calabresi e che unisce la mela del Trentino al bergamotto del nostro territorio. Un modo di dar forza al teatro contemporaneo con commistioni tra pubblico e privato. Tornando al programma delle due giornate, l’11 e il 13 marzo, Teresa Timpano è entrata nel dettaglio degli spettacoli: «Si parlerà di violenza con “Un vecchio gioco”, una produzione Scena Nuda che racconta di due protagonisti che non hanno avuto il tempo di formarsi una propria identità per colpa di un’infanzia violata. “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, con Angelo Campolo, è l’uomo senza identità. “Diario di provincia” con Oscar De Summa, è un ragazzo che cerca di cambiare la propria identità per far piacere alla società. “To pray” lavora sull’identità dell’anima: sarà proposto da INC InNProgress Collective, compagnia di danza nata a Spoleto con un coreografo albanese che ha una prestigiosa collaborazione con la residenza del Mama Umbria International con sede a New York e a Spoleto. “L’America dentro” con Carolina Balucani propone un personaggio confuso che non trovando una propria identità ne prova tante altre. Infine “Amleto?”, della Compagnia Macelleria Ettore, è un po’ il punto focale dei tutta la rassegna, perché è il simbolo del tema: ci sembrava interessante capire come gli autori hanno trasformato il personaggio di Amleto costruendone diversi. Il riferimento anche al quarto centenario su Shakespeare è naturale e sarà approfondito in un momento di confronto, “Le maschere di Shakespeare”, con Claudia Provvedini del Corriere della Sera e Dario Tomasello dell’Università di Messina previsto nella Pinacoteca Comunale per domenica 13 marzo in collaborazione con il CIS Calabria.
Fiore all’occhiello della programmazione è anche la parentesi formativa del Corso Teatrale Propedeutico per attori su cui è intervenuto Filippo Gessi, drammaturgo, regista e attore presente nelle vesti di docente del corso che si svolge in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine: “Per noi era importante riuscire a fondere due realtà – la nostra compagnia Scena Nuda e un’Accademia nazionale d’arte importante come quella di Udine – e fare un corso propedeutico di formazione professionale con insegnanti che vengono da territori a noi spesso troppo lontani. Non è un semplice laboratorio ma un percorso formativo molto impegnativo che consente di accedere alle accademie nazionali”. Un’opportunità molto importante per i giovani del territorio per entrare in contatto con realtà che difficilmente possono trovare in Calabria.
Ha chiuso quindi la conferenza stampa Teresa Timpano: «Ringrazio Franco Arcidiaco, il Comune di Reggio e l’assessore Patrizia Nardi con cui abbiamo trovato un vero punto di riferimento nel territorio per costruire qualcosa che vogliamo portare avanti e in cui crediamo fortemente. E, naturalmente, tutto lo staff, importantissimo, di Scena Nuda. L’idea progettuale – ha spiegato – è nata grazie a un bando della Regione Calabria e del Ministero MIBACT con cui sono state create le Residenze artistiche italiane e al quale abbiamo partecipato grazie anche alla nostra project manager, Roberta Smeriglio. In Italia ne sono nate settantasette, appoggiate dal Ministero con cui stanno nascendo collaborazioni importanti. Un risultato importante anche per il nostro territorio per uno scambio a livello nazionale che finalmente si è innescato».
Presentata la rassegna che si terrà l’11 e il 13 marzo a Reggio Calabria a cura della Residenza teatrale Yard Cantiere Creativo e Scena Nuda
Sarà basata su una grande qualità artistica la rassegna teatrale presentata dalla Compagnia Scena Nuda e da Yard Cantiere Creativo e intitolata “To be? Or may-be?” Indagine sull’identità. Prevista per venerdì 11 marzo e domenica 13 marzo negli spazi del Teatro Zanotti Bianco a Reggio Calabria sarà costituita da sei spettacoli di giovani compagnie di artisti menzionati o premiati a livello nazionale negli ultimi cinque anni. Ma non solo. “Abbiamo immaginato una rassegna concentrata in due appuntamenti – racconta la direttrice artistica Teresa Timpano – con tre spettacoli al giorno inframmezzati da un momento conviviale: un aperitivo che consentirà anche al pubblico di sviluppare un confronto sul teatro”. Tutto parte dal concetto di identità e della relatività dell’esistenza. Chi è l’uomo, dove vuole andare, quali sono i suoi limiti? Da qui il tema dello smarrimento e del confronto sull’essere. “Scena Nuda come sempre pone la propria attenzione alle produzioni di qualità – sottolinea la scrittrice Katia Colica che ha coordinato l’incontro – e nel caso di “To be? Or may-be?” si tratta di giovani ma già vincitori di prestigiosi premi nazionali che porteranno produzioni già interessate da ottime critiche”. Anche Franco Arcidiaco, consulente del sindaco, ha sostenuto con forza l’iniziativa: «Porto i saluti dell’assessore Patrizia Nardi e del sindaco Giuseppe Falcomatà assenti per impegni istituzionali. Teniamo a dire che stiamo cercando di fare il possibile per ridare alla città gli spazi che merita, vista l’ampia attività culturale, per cui siamo contenti di essere partecipi di questo progetto: ci siamo e ci saremo con tutta l’attenzione che siamo soliti prestare alla cultura».
Tra le novità della rassegna, in collaborazione tra la residenza teatrale Yard Cantiere Creativo, Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Calabria e Comune di Reggio Calabria, il primo corso propedeutico di formazione per attori a livello nazionale che si tiene al di fuori delle accademie e l’entrata di un partner privato, Bermè, un prodotto che si colloca tra le eccellenze calabresi e che unisce la mela del Trentino al bergamotto del nostro territorio. Un modo di dar forza al teatro contemporaneo con commistioni tra pubblico e privato. Tornando al programma delle due giornate, l’11 e il 13 marzo, Teresa Timpano è entrata nel dettaglio degli spettacoli: «Si parlerà di violenza con “Un vecchio gioco”, una produzione Scena Nuda che racconta di due protagonisti che non hanno avuto il tempo di formarsi una propria identità per colpa di un’infanzia violata. “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, con Angelo Campolo, è l’uomo senza identità. “Diario di provincia” con Oscar De Summa, è un ragazzo che cerca di cambiare la propria identità per far piacere alla società. “To pray” lavora sull’identità dell’anima: sarà proposto da INC InNProgress Collective, compagnia di danza nata a Spoleto con un coreografo albanese che ha una prestigiosa collaborazione con la residenza del Mama Umbria International con sede a New York e a Spoleto. “L’America dentro” con Carolina Balucani propone un personaggio confuso che non trovando una propria identità ne prova tante altre. Infine “Amleto?”, della Compagnia Macelleria Ettore, è un po’ il punto focale dei tutta la rassegna, perché è il simbolo del tema: ci sembrava interessante capire come gli autori hanno trasformato il personaggio di Amleto costruendone diversi. Il riferimento anche al quarto centenario su Shakespeare è naturale e sarà approfondito in un momento di confronto, “Le maschere di Shakespeare”, con Claudia Provvedini del Corriere della Sera e Dario Tomasello dell’Università di Messina previsto nella Pinacoteca Comunale per domenica 13 marzo in collaborazione con il CIS Calabria.
Fiore all’occhiello della programmazione è anche la parentesi formativa del Corso Teatrale Propedeutico per attori su cui è intervenuto Filippo Gessi, drammaturgo, regista e attore presente nelle vesti di docente del corso che si svolge in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine: “Per noi era importante riuscire a fondere due realtà – la nostra compagnia Scena Nuda e un’Accademia nazionale d’arte importante come quella di Udine – e fare un corso propedeutico di formazione professionale con insegnanti che vengono da territori a noi spesso troppo lontani. Non è un semplice laboratorio ma un percorso formativo molto impegnativo che consente di accedere alle accademie nazionali”. Un’opportunità molto importante per i giovani del territorio per entrare in contatto con realtà che difficilmente possono trovare in Calabria.
Ha chiuso quindi la conferenza stampa Teresa Timpano: «Ringrazio Franco Arcidiaco, il Comune di Reggio e l’assessore Patrizia Nardi con cui abbiamo trovato un vero punto di riferimento nel territorio per costruire qualcosa che vogliamo portare avanti e in cui crediamo fortemente. E, naturalmente, tutto lo staff, importantissimo, di Scena Nuda. L’idea progettuale – ha spiegato – è nata grazie a un bando della Regione Calabria e del Ministero MIBACT con cui sono state create le Residenze artistiche italiane e al quale abbiamo partecipato grazie anche alla nostra project manager, Roberta Smeriglio. In Italia ne sono nate settantasette, appoggiate dal Ministero con cui stanno nascendo collaborazioni importanti. Un risultato importante anche per il nostro territorio per uno scambio a livello nazionale che finalmente si è innescato».