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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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Indagini concessione ex bocciodromo di Cosenza, indagata la figlia di Pino Gentile

Indagini concessione ex bocciodromo di Cosenza, indagata la figlia di Pino Gentile

| Il 09, Mag 2014

La struttura mai avviata per i fini per i quali era stata costruita è al centro di un’attività investigativa che coinvolge l’ex vicesindaco Katia Gentile. Con lei coinvolto anche l’ex marito e un dirigente comunale

Indagini sulla concessione dell’ex bocciodromo di Cosenza, tra gli indagati c’è la figlia di Pino Gentile

La struttura mai avviata per i fini per i quali era stata costruita è al centro di un’attività investigativa che coinvolge l’ex vicesindaco Katia Gentile. Con lei coinvolto anche l’ex marito e un dirigente comunale

 

 

COSENZA – La struttura ubicata in via degli Stadi a Cosenza, era nata come bocciodromo, ma è stata invece utilizzata per la celebrazione dei processi antimafia (prendendo così la denominazione di “aula bunker”). Da qui è rimasta chiusa, alla mercè dei topi che hanno mangiato l’intero impianto elettrico, causando danni per migliaia di euro. Negli anni si è pure pensato di farne un Palazzetto dello Sport. Ora quella struttura è al centro di un’inchiesta aperta dalla Procura bruzia che ha inteso fare luce sulla concessione (nell’ottobre del 2012) della stessa – con apposita delibera da parte del Comune di Cosenza, proprietario dell’immobile – all’associazione “Cosenza Guida sicura”. Intento di quest’ultima era quello di realizzarvi una scuola di guida sicura e un museo dedicato alle auto di corsa e in particolare alle Ferrari. Il Comune nel maggio del 2013 le revocò però la concessione per una serie di motivi, tra cui la congruità del canone e della durata dell’affidamento e la lettera con cui la Ferrari scrisse di non essere coinvolta in nessun progetto su Cosenza. Il responsabile dell’associazione, però, ancora oggi non vuol saperne di lasciare la struttura e si è rivolto anche al Tar.
Da qui l’apertura di un fascicolo per capire come si è giunti a tale concessione, che alla fine ha creato più di un grattacapo al Comune. L’ipotesi di accusa è abuso di ufficio. Tre le persone indagate Katya Gentile (figlia di Pino Gentile, assessore regionale ai Lavori Pubblici), all’epoca dei fatti vicesindaco di Cosenza, Giacomo Fiertler, tra i fondatori della “Cosenza Guida Sicura”, ex marito della Gentile, e Domenico Cucunato, dirigente comunale, all’epoca dei fatti assegnatario ai Lavori Pubblici.