Infermiera con Tbc, reato epidemia colposa
redazione | Il 06, Set 2011
Sta indagando la Procura di Roma, richiesta maxi consulenza
Infermiera con Tbc, reato epidemia colposa
Sta indagando la Procura di Roma, richiesta maxi consulenza
(ANSA) ROMA – Una maxi consulenza per accertare se c’é un nesso tra la malattia dell’infermiera del Gemelli, affetta da tbc, e quella di un piccolo paziente, ammalato della stessa patologia e che proprio oggi è stato dimesso dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù. Ma anche per stabilire se la dirigenza dell’ospedale era a conoscenza dello stato di salute dell’infermiera positiva ai test della tbc già dal 2004.
La Procura di Roma ha affidato oggi una perizia per accertare i fatti, individuare responsabilità ed eventualmente arrivare poi alle iscrizioni nel registro degli indagati per il caso-tbc che se ha visto fino ad ora un solo caso conclamato ha fatto emergere 122 bimbi positivi ai test effettuati, tutti bimbi nati nel reparto neonatale del nosocomio romano dove l’infermiera lavorava. Al momento il fascicolo resta contro ignoti anche se i pm, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani, procedono per il reato di epidemia colposa. Gli inquirenti, al momento, non escludono che possa prefigurarsi anche l’omissione d’atti d’ufficio nel comportamento tenuto da alcuni dirigenti del policlinico capitolino che pare sapessero della malattia dell’infermiera che già nel 2004 era risultata positiva ai test sulla tbc.
La perizia dovrà, quindi, chiarire se siano state seguite tutte le procedure nei confronti dell’infermiera del reparto di neonatologia. Il lavoro dei consulenti non si limiterà a questo. Nei “quesiti” che il procuratore aggiunto Leonardo Frisani ha affidato al team di esperti si chiede, inoltre, se “la positività alla tbc equivalga alla malattia” e “se c’é un nesso di causalità tra la malattia della donna e quella dell’unica bambina risultata ammalata”. I consulenti dovranno anche chiarire se sono “state adottate idonee terapie a scongiurare il contagio”, “se sono stati effettuati controlli idonei” e “se la signora si è ammalata per il contatto con il marito (anche egli affetto da tbc) o con altri soggetti”.
Per la perizia gli inquirenti hanno dato un margine di sessanta giorni ma in tempi brevi dovrebbe giungere a piazzale Clodio una relazione preliminare dei periti. Sull’iniziativa della procura è intervenuta il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che si è detta sicura sul fatto che i magistrati “faranno chiarezza”. “Ciascuno – ha aggiunto – in questo momento ha il dovere di fare tutti gli approfondimenti che ritiene utili. Per dare certezze sulla salute dei bambini é anche necessario capire fino in fondo come sia potuto accadere. Speriamo che tutti questi elementi diano la risposta che tutti cerchiamo”. Anche il legale del Policlinico Gemelli, Gaetano Scalise, ha accolto positivamente l’iniziativa della Procura. “Vista la complessità del caso -ha dichiarato Scalise- è un’opportuna decisione, un modo di muoversi prudente che porterà a risultati che potremo valutare insieme. In ogni caso nessuna persona è stata finora indagata”.
LEGALE GEMELLI, GIUSTA PRUDENZA PROCURA – “Apprezziamo lo sforzo della Procura in merito all’accertamento tecnico scientifico prima che vengano prese decisioni in qualsiasi direzione. Vista la complessità del caso è un’opportuna decisione, un modo di muoversi prudente che porterà a risultati che potremo valutare insieme. In ogni caso nessuna persona è stata finora indagata”. Lo ha detto il legale del Policlinico Gemelli di Roma, Gaetano Scalise, in merito al caso dell’infermiera del Gemelli affetta da tubercolosi.
A CASA LA PICCOLA RICOVERATA A BAMBINO GESU’ – E’ tornata a casa oggi, sta quindi bene, la piccola nata a marzo al policlinico Gemelli e ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù per un’infezione da Tbc. La sua vicenda aveva fatto scattare a luglio l’indagine epidemiologica che ha portato alla scoperta del caso dell’infermiera malata di tubercolosi nel nido del policlinico universitario. La bambina, l’unica finora ad avere sviluppato la malattia, era in cura nell’ospedale Bambino Gesù dai primi di luglio, dove era giunta per controlli, vista la preoccupazione dei genitori che segnalavano una sua scarsa crescita. La bambina è stata curata e ora è tornata nella sua abitazione.
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