Infermieri al tempo del coronavirus, tra insidie letali ed enormi sacrifici Dall’Opi un bonus-spesa di 100 euro per gli iscritti sul “fronte” anti-Covid
Stiamo attraversando un periodo veramente difficile per la pubblica incolumità, come sotto il profilo socioeconomico. A determinarlo, una parolina lunga e ostica: coronavirus.
Da mesi, moltissimi operatori sanitari in forza alle Aziende sanitarie e ospedaliere dell’intero Paese sono in prima linea per prestare le cure necessarie ai pazienti risultati positivi al Covid-19 e tentare così d’arginare gli effetti e la propagazione del contagio.
Pertanto, da parte nostra non può che andare un pensiero intenso e carico d’affetto a tutti gli operatori sanitari – e in particolare, a tutti gli infermieri – che hanno contribuito a fronteggiare il coronavirus: per i rischi che si sono assunti “offrendo il petto” a un agente patogeno dalle caratteristiche mutevoli e ancòra largamente ignote alla comunità scientifica, insidie spesso rivelatesi letali; in relazione ai turni massacranti e alla cronica carenza di mezzi e di risorse umane che hanno dovuto subire in una situazione difficilissima, che ha visto la perdita di tante, troppe vite; riguardo alle famiglie di questi generosi operatori sanitari, incolpevolmente bardate di tensione e sacrifici aggiuntivi duri da sostenere per chiunque.
Un pensiero ammirato e amorevole che, siamo certi, accomuna le intenzioni di tutti i cittadini alle nostre.
L’Ordine delle Professioni infermieristiche, peraltro, non è rimasto con le mani in mano. Ritenendo sia corretto, oltre a riconoscimenti morali (come il “San Giorgio d’Oro” appena tributato al personale sanitario del Grande ospedale metropolitano), programmare pure gratifiche materiali per chi si sta spendendo in questo modo per tutelare la salute di tutti, l’Opi di Reggio Calabria ha stanziato le somme necessarie a corrispondere un piccolo, ma significativo “bonus” per la spesa alimentare dell’importo di 100 euro per ciascuno degli infermieri iscritti all’Ordine reggino impegnati sul fronte anti-Covid.
Superfluo, secondo noi dell’Opi, sottolineare che gli infermieri destinatari di questo modesto benefit in realtà meriterebbero ben altre somme e, soprattutto, un’attenzione durevole e completamente diversa per intensità da parte delle Istituzioni, delle forze sociali, dell’opinione pubblica. Intanto, l’Ordine professionale cui appartengono rende loro questo piccolo ma sentito tributo, di cui confidiamo venga pienamente compresa l’intenzione.