Infiltrazione della ‘ndrangheta nella politica, l’indagine che potrebbe creare un terremoto giudiziario tra Catanzaro e Reggio Calabria? In corso le verifiche a Catanzarno su un familiare di un boss (pentito?) di Reggio Calabria
Vi sarebbe un lavoro piuttosto intenso di attività conoscitiva che sta costantemente monitorando un familiare della famiglia di un anomalo pentito mafioso di Reggio Calabria. La persona in questione è nativa di Catanzaro e lì vive da sempre, benché sia proprio il padre cugino del boss della cui collaborazione con la giustizia molti hanno più di un dubbio e tante polemiche ha suscitato, proprio per il comportamento del noto criminale.
Il congiunto però per motivi di (apparente?) lavoro, si reca o si è recato spesso nella nostra provincia Metropolitana.
All’esame vi sarebbero comportamenti persino inerenti le sue reali ed effettive manzioni lavorative, presso una nota azienda (assolutamente estranea ai fatti) sita nell’area industriale di Catanzaro, così come alcune forme di comportamentalita`violenta, le quali sono oggetto di verifica in corso, come vi sarebbero anche attività circa altri riscontri, quali amicizie e frequentazioni, oltre a probabili conversazioni di vario genere, però frutto di estremo interesse.
Da quanto si apprende non è escluso un controllo persino in altre ditte catanzaresi (ribadiamolo, sempre estranee ai fatti), dove il soggetto, in precedenza avrebbe prestato opera di impiego, ma dalle quali sarebbe stato allontanato alla prima occasione utile.
Stante le informazioni che circolano si connatura la figura o di un personaggio di fortissima asperità -eppero` privo di autentica caratura criminale- oppure di una figura dalla estrema pericolosità, persino sociale, potenziale o meno che sia.
A ciò infatti, mirano gli accertamenti in corso, pur mantenendo il dovuto riserbo.