Infrastrutture, Furgiuele (Lega), “Finalmente risorse vere, non chiacchiere” "Comprendo benissimo la frustrazione di chi per anni lo sviluppo infrastrutturale della Calabria lo ha solo blaterato, senza mai essere conseguente, ma le evidenze non si possono nascondere"
Comprendo benissimo la frustrazione di chi per anni lo sviluppo infrastrutturale della Calabria lo ha solo blaterato, senza mai essere conseguente, ma le evidenze non si possono nascondere.
Provo a riassumerle.
Lo stanziamento di 3 miliardi complessivi nella legge di bilancio 2023 risponde a un duplice obiettivo: dare seguito all’impegno assunto dal Governo nell’Allegato infrastrutture al DEF, e garantire la totale copertura finanziaria al piano di interventi predisposti dal commissario. Il piano, in particolare, prevede un ampio numero di interventi – da Sibari a Reggio Calabria – con diversi livelli di progettazione, che riguardano adeguamenti, messa in sicurezza, completamento di tratte stradali, opere di manutenzione e realizzazione di nuovi tratti in variante in corrispondenza di centri abitati. Il piano ha un costo stimato di 3,88 miliardi, di cui solo 880 finanziati: il Governo, stanziando ulteriori 3 miliardi, garantisce la copertura integrale del piano degli interventi.Le risorse sono ripartite in un orizzonte temporale pluriennale perché diversamente non avrebbero potuto essere spese dal commissario, con il concreto rischio di perderle. Inoltre, il finanziamento pluriennale – cristallizzato nella norma che dal 1° gennaio 2023 sarà legge – consente ad Anas di rendere “bancabili” gli interventi, proprio a fronte dell’impegno dello Stato a finanziarli integralmente. È la “normalità” nel finanziamento di grandi opere come la SS106, rispetto alla quale – dopo anni di chiacchiere e promesse – si passa ai fatti, grazie al lavoro svolto dal Ministro Salvini. Il resto è demagogia e scarsa conoscenza delle regole, finanziarie e amministrative, che regolano l’allocazione delle risorse in ambito infrastrutturale.