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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Ingresso gratis a teatro, in Calabria adesione scarsissima Slc Calabria: "Un vera e propria giornata di festa? Qui c'è poco da festeggiare"

Ingresso gratis a teatro, in Calabria adesione scarsissima Slc Calabria: "Un vera e propria giornata di festa? Qui c'è poco da festeggiare"
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Lo scorso febbraio il ministro della cultura Dario Franceschini annunciava un accordo tra la direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Mibact e Agis. Con questo accordo si istituzionalizzava la “Giornata del Teatro”, che nelle aspettative del ministero prevedeva eventi al mattino, al pomeriggio e di sera, coinvolgendo tutti i teatri sia pubblici sia privati, comprese le fondazioni liriche e i teatri di tradizione. «Una vera e proprio giornata di festa , con eventi tutto il giorno, dagli spettacoli al mattino per le scuole alle visite guidate per far conoscere le meraviglie dei tanti bellissimi teatri italiani, agli spettacoli serali, che saranno di tutti i generi, dalla prosa all’opera alla danza. Una grande giornata di apertura e una grande generosità da parte dei teatri». Con queste trionfanti parole il ministro annunciava la giornata per il 22 ottobre.

«Beh, – afferma la segreteria regionale della Slc Cgil Calabria – forse il ministro Franceschini dimentica che in Italia c’è anche una regione che nonostante le infinite potenzialità investe pressoché zero in ogni ambito della cultura, in tal caso specifico nel teatro. Una regione, la Calabria, in cui c’è veramente poco da festeggiare. Agli annunci pomposi del Ministro, la Calabria ha infatti risposto con due sole adesioni: il teatro Sala Mahler di Trebisacce ed l’Auditorium Santa Chiara di Vibo Valentia. Un vero e proprio successo, una vera grande giornata di festa. Sicuramente – continuano dalla segreteria – le modalità della realizzazione della giornata in cui il ministero scarica sui teatri il costo dell’iniziativa non ha aiutato, certamente i finanziamenti a pioggia agli amici degli amici senza alcun impianto progettuale non ha agevolato, senz’altro le carenze strutturali economiche e finanziarie dei teatri calabresi non hanno favorito. Al di là di tutte le legittime scusanti il dato calabrese di adesione alla giornata del teatro ci consegna però, nei fatti, una verità  disarmante : la produzione culturale calabrese è morta sotto i colpi della malapolitica. In Calabria le giunte che si sono susseguite nel tempo si saranno differenziate per centinaia di cose, ma in almeno un aspetto sono state identiche: nessun investimento progettuale sulla produzione culturale, grazie alle quali oggi la Calabria è l’ultima regione d’Italia nella realizzazione di eventi, nel numero di occupati nel settore, per la presenza di teatri stabili. Quel poco di cultura che la Calabria produce è nelle mani di quegli artisti che con abnegazione, sacrificio e amore per l’arte, provano ad offrire alla cittadinanza calabrese eventi e spettacoli. Artisti che dedicano il proprio tempo libero alla passione, ma che non vivono della loro passione perché in Calabria è quanto mai vera l’affermazione che di cultura non si mangia, figuriamoci di ignoranza. Nell’augurare un grosso in bocca al lupo al teatro Sala Mahler di Trebisacce ed all’Auditorium Santa Chiara di Vibo Valentia  – conclude la segreteria – per le loro iniziative di domani, auspichiamo che dopo questa ennesima brutta figura regalata alla nostra terra le parti politiche ed istituzionali comincino a raccogliere le rivendicazioni che dal mondo della cultura calabrese giungono. Non si può più attendere, necessitano politiche culturali volte allo sviluppo di questa terra, che premino il merito e la passione dei tanti artisti calabresi, che hanno scelto di restare in Calabria e valorizzare questa terra. Si metta un punto fermo nella gestione dei finanziamenti pubblici nel settore della cultura, eliminando la teoria del finanziamenti a pioggia e la pessima cultura di distribuire risorse pubbliche agli amici degli amici e si crei un polo produttivo calabrese che metta al centro la cultura, dando la possibilità ai tanti bravi artisti calabresi di vivere dignitosamente della loro passione».