Inquinamento elettromagnetico, parla Dieni “Alla Camera scontro col Governo sul caso di Ravagnese e Saracinello”
“Parole assolutamente insoddisfacenti.” Così Federica Dieni, parlamentare
pentastellata, bolla la risposta che è stata fornita nell’Aula di
Montecitorio dal sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo alla sua
interrogazione che poneva al Governo la problematica della pericolosità dei
campi elettromagnetici, facendo specifico riferimento ai picchi rilevati a
Ravagnese e Saracinello.
“Ovviamente il sottosegretario – continua la parlamentare – ha sorvolato
sugli allarmanti casi rilevati nel reggino, in cui picchi d’inquinamento 10
volte superiori al limite europeo sono tuttavia ammessi dalla legislazione
italiana. Ciò che è davvero intollerabile, come ho illustrato nella mia
interrogazione, è che il Governo continua a difendere soglie che sono
dichiarate dagli studi più recenti come cancerogene ma che fanno il gioco
delle lobby delle compagnie telefoniche. Tutto questo si inserisce nello
stesso filone dei regali erogati alle grandi compagnie dal Governo
attraverso le norme dello Sblocca Italia e risponde alla stessa logica
dello scandalo Tempa Rossa. Renzi & co., per favorire certe imprese, sono
disposti a passare sopra alla salute e alla tutela dell’ambiente. Nel
frattempo le grandi aziende si fregano le mani, mentre Renzi può far
digerire l’eterno rinvio degli investimenti in banda larga che
consentirebbero, attraverso la creazione di reti cablate, di ridurre
l’esposizione a campi cancerogeni.”
“Aumentare l’esposizione all’inquinamento elettromagnetico – termina la
deputata – è un danno incalcolabile che si fa alla cittadinanza, specie a
chi vive in aree come Ravagnese e Saracinello particolarmente colpite. Che
il Governo si giri dall’altra parte è qualcosa che ci aspettavamo. Noi però
non smetteremo di tutelare la salute degli italiani e dei nostri figli. Non
si può battere chi non si arrende mai.”