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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 26 SETTEMBRE 2024

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Inseguimento nel Reggino, un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e un altro denunciato per porto di armi improprie Alla vista delle forze dell’ordine, i due occupanti hanno tentato la fuga in direzione Reggio Calabria

Inseguimento nel Reggino, un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e un altro denunciato per porto di armi improprie Alla vista delle forze dell’ordine, i due occupanti hanno tentato la fuga in direzione Reggio Calabria

| Il 26, Set 2024

Stamattina, durante un normale servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Villa San Giovanni hanno arrestato un individuo in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato un secondo soggetto per porto di oggetti atti a offendere.
L’episodio è avvenuto intorno alle 11:20, quando una pattuglia ha intercettato un veicolo sospetto in transito a Villa San Giovanni. Alla vista delle forze dell’ordine, i due occupanti hanno tentato la fuga in direzione Reggio Calabria. Dopo un inseguimento a velocità sostenuta, durante il quale il conducente ha tamponato due veicoli, la corsa è terminata a Catona, in via Scopelliti, con un ulteriore incidente che ha coinvolto tre veicoli in sosta.
Nel corso della successiva perquisizione, il passeggero dell’auto è stato trovato in possesso di un tirapugni metallico, subito sequestrato dai militari. Fortunatamente, non si registrano feriti e la Polizia Locale di Reggio Calabria è intervenuta per gestire le sanzioni legate alle infrazioni del Codice della Strada e i rilievi degli incidenti.
Al termine delle procedure di rito, il conducente è stato arrestato è posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria reggina, mentre il passeggero è stato deferito per porto di armi improprie.
L’operazione evidenzia ancora una volta l’importanza dell’attività di prossimità svolta dall’Arma dei Carabinieri, sempre presente sul territorio per garantire sicurezza e prevenire situazioni di pericolo per i cittadini. La costante vicinanza alle comunità locali permette di intervenire tempestivamente, rafforzando il rapporto di fiducia tra le forze dell’ordine e la popolazione.
Le indagini sono ancora in corso e, come previsto dalla legge, per gli indagati vale la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.