“Inserire nel piano regionale l’ “area grecanica” quale ulteriore realtà a forte attrattività turistica”
redazione | Il 06, Ott 2011
E’ questa la richiesta del consigliere regionale Candeloro Imbalzano
“Inserire nel piano regionale l’ “area grecanica” quale ulteriore realtà a forte attrattività turistica”
E’ questa la richiesta del consigliere regionale Candeloro Imbalzano
REGGIO CALABRIA – “Inserire nel piano regionale l’ “area grecanica” quale ulteriore realtà a forte attrattività turistica”.
E’ questa la richiesta del consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) contenuta in un emendamento, presentato dallo stesso esponente del centrodestra, alla proposta di provvedimento amministrativo n.143/9^ della Giunta che prevede l’approvazione del piano regionale di sviluppo turistico sostenibile per il triennio 2011/2013.
“Tra le aree a vocazione turistica naturale della Provincia di Reggio Calabria, vi è certamente il Comprensorio denominato ‘area grecanica’, del quale fanno parte i comuni di Montebello, Melito Porto Salvo, San Lorenzo, Condofuri, Bova marina, Palizzi, Brancaleone, Staiti, Bagaladi, Bova, Roccaforte del Greco, Roghudi”: partono da qui le considerazioni di Imbalzano a sostegno di un’area “che- aggiunge- riteniamo, solo per mera svista, non sia stata inserita da parte di coloro che si sono occupati dello studio del territorio regionale e delle peculiarità del medesimo in relazione ad un potenziale sviluppo turistico sostenibile. Infatti- rilancia Imbalzano- tutti gli elementi economici, paesaggistici, ambientali, culturali, storici e artistici, anche in termini di contiguità e omogeneità con i territori limitrofi, inducono – e avrebbero dovuto indurre – ad una conclusione esattamente opposta, essendo evidenti e, per molti versi, addirittura eclatanti”.
Per Imbalzano “questo territorio, che si affaccia per circa 45 chilometri sul Mar Ionio e che si inoltra per circa 10 chilometri nell’entroterra preaspromontano, presenta tutti i cosiddetti ‘attrattori turistici’ al pari, se non in misura palesemente maggiore, di gran parte degli altri territori opportunamente inseriti nel Piano. Basti pensare all’ampio e ininterrotto arenile, caratterizzato da insediamenti che ne hanno sostanzialmente conservato l’integrità. Ancora, il territorio in questione si pone, poi, come uno dei più dotati dell’intero territorio regionale in ordine alle ricchezze archeologiche, storiche, paesaggistiche ed artistiche”.
Al riguardo, Imbalzano richiama “l’ingente patrimonio archeologico, in termini di insediamenti capillarmente diffusi, risalenti da epoche preistoriche sino a tutto l’evo moderno, con particolare rilevanza ai periodi enotrio, greco, ellenistico, romano e bizantino. Su tutti, il Parco Archeologico di San Pasquale, patrimonio che si arricchisce, sul piano della stratificazione antropologica e storica, di tanti centri storici incastonati su aspre colline, in un paesaggio pressoché intatto. Ed ancora, i centri di Pentidattilo, Montebello, Fossato, Bagaladi, Bova, San Lorenzo, Staiti, esempi di insediamenti storici e antropici che rappresentano il forte radicamento di una Calabria rurale che resiste all’omologazione di tanta parte della nostra regione, ben spendibile verso nuovi target turistici”.
“Tutti questi territori- rileva ancora il consigliere regionale- , notoriamente conosciuti come ‘Area Ellenofona’ sono da sempre oggetto di studio della cultura internazionale, tant’è che la lingua ‘Greca di Calabria’ si avvia ad essere riconosciuta come ‘patrimonio dell’Unesco’”.
“Chi non conosce le bellezze e la storia di borghi come Bova e Pentidattilo visitati da migliaia di turisti ogni anno e catalogati tra i più belli e caratteristici d’Italia?”: si chiede Imbalzano, che sottolinea come “anche tutta l’area interna, collinare e
preaspromontana, per le sue ineguagliabili bellezze, per la storia e per la cultura ellenofona, costituisce un attrattore turistico di forte impatto, anche sul piano internazionale, con percorsi enogastronomici e naturalistici unici nel panorama turistico del nostro Paese”.
Infine, Imbalzano, nell’avvalorare la sua richiesta, fa presente “la facilità di comunicazione rispetto alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, della quale rappresenta, nel periodo estivo, ma anche nel resto dell’anno, un ‘continuum’ naturale per gli attrezzati e frequentatissimi stabilimenti balneari dell’intero Comprensorio, con una forte presenza di strutture alberghiere e ricettive con decine di bed and breakfast e centinaia di case in affitto”.