Intelligenza Artificiale: quali scenari si stanno aprendo? Una delle ultime innovazioni basate sull’Intelligenza Artificiale è ChatGPT (Generative Pre-trained Transformer)
Apparentemente non esistono limiti. I campi di applicazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) sembrano infiniti. L’Osservatorio di Artificial Intelligence del Politecnico di Milano ha però individuato otto precise macroaree in cui si fa ampio ricorso all’AI: Intelligent Data Processing, Virtual Assistant e Chatbot, Recommendation System, Natural Language Processing, Computer Vision, Autonomous Vehicle, Intelligente Object e Autonomous Robot. Campi di applicazione? Voice assistant come Amazon Alexa, Siri, Cortana e Google Assistant, sistemi di Autopilot come quelli di Tesla, attrezzature di home fitness con AI, generatori di immagini tipo DALL·E, interpreti predittivi di malattie genetiche o semplicemente dei gusti personali su Netflix. Sono solo alcuni delle decine di esempi per validare l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella vita di ogni giorno.
Una delle ultime innovazioni basate sull’Intelligenza Artificiale è ChatGPT (Generative Pre-trained Transformer): il software di OpenAI progettato per simulare conversazioni con gli esseri umani e per l’elaborazione di testi scritti. “Non perfetta ma straordinariamente impressionante”, sostiene McKinsey, società internazionale di consulenza strategica, riferendosi appunto a ChatGPT, che il 14 marzo 2023 ha visto la presentazione al pubblico del modello successivo: GPT-4. Campi di applicazione? ChatGPT è in grado di scrivere argomenti di ogni tipo, lunghezza e argomento (anche 25mila parole) in maniera esauriente e corretta grazie a circa 100mila miliardi di parametri, attingendo dalla mole di informazioni presenti sul web o dalla conversazioni acquisite dalle chat di persone reali.
Ma anche il mondo dell’iGaming è permeato dall’uso dell’Intelligenza Artificiale e nei prossimi tempi verrà utilizzata per generare esperienze di gioco personalizzate, piuttosto che avversari da battere. É molto probabile che i videogiochi online del futuro prossimo saranno tailor made, realizzati su misura affinché il gameplay sia fatto di storie che si adattino al modo di giocare dell’individuo: ognuno avrà un’esperienza unica, modellata su azioni, gusti e tono emotivo individuale. Nessun finale del gioco, né tantomeno la sua evoluzione, sarà uguale all’altra. Tutto questo grazie all’AI che impara a personalizzare l’esperienza ludica tramite l’apprendimento continuo. Videogame da provare? Detroit: become human.
Ma nel settore del Gaming l’AI consente di regolare anche i giochi offline e online, quelli presenti sulle piattaforme di betting e casinò. In alcuni casi, i passatempi tipo slot machine sono guidati proprio dall’Intelligenza Artificiale per creare esperienze di gioco sicure e consapevoli a tutto vantaggio del player. Come riportato dalla BBC, nel Regno Unito è stato introdotto già da un biennio l’Anonymous Player Awareness System: un software regolato da un algoritmo che permette di proteggere i giocatori durante le sessioni dei cabinati terrestri. É lecito pensare che l’innovazione trasli al più presto in ambito digital per garantire le stesse forme di tutela per i giochi tipo slot, fruibili sui portali di iGaming anche attraverso promozioni periodiche specifiche tipo Codice promozionale SNAI con cui testare il gameplay senza alcun esborso economico. Ma ci aspettiamo che l’AI venga applicata soprattutto a livello di storytelling e gaming experience in questo caso, che controlli ogni singolo aspetto del gioco, specialmente quello del rispetto dell’RTP minimo garantito.
Ma i campi di applicazione dell’AI sono smisurati. In archeologia esistono software addestrati a studiare immagini ai raggi X di documenti preziosi, ma difficili da gestire, come i papiri carbonizzati di Ercolano. La californiana Earth Species Project (ESP) sta sviluppando dei sistemi basati sull’apprendimento automatico per decodificare il linguaggio animale. I ricercatori Mohammad Majid al-Rifaie (University of Greenwich) e Marc Cavazza (Istituto nazionale di informatica di Tokyo) hanno sperimentato mastri birrai basati sull’intelligenza artificiale per creare nuove ricette di birra.
Nonostante i progressi costanti raggiunti nel settore del deep learning e del machine learning, l’Intelligenza Artificiale, come ogni cosa dell’universo, mostra fortunatamente i suoi limiti. Come nel caso di ChatGPT, e non solo, la macchina non è in grado di comprendere il rapporto di causa/effetto tra le cose o i concetti. La domanda ultima da porsi allora è questa: dove può realmente arrivare l’Intelligenza Artificiale? E cosa manca affinché conquisti consapevolezza e intelligenza critica, laddove oggi c’è solo una sorta di colossale riutilizzo di contenuti già esistenti e taglia e cuci di tipo statistico, proprio come ChatGPT? Lo scopriremo solo vivendo.